Mafia Corleone. Confisca e sequestri di beni a soggetti legati a Riina e Provenzano
Tre provvedimenti di confisca e di sequestro emessi dal Tribunale di Palermo
Tre provvedimenti di confisca e di sequestro emessi dal Tribunale di Palermo sono state portate a termine dai militari del Raggruppamento Operativo Speciale e del Comando Provinciale di Palermo e dal Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo. Riguardano beni per oltre 4 milioni di euro che sono stati confiscati o sequestrati.
Il Ros ha eseguito una confisca di tre milioni e mezzo di euro nei confronti di Mario Salvatore Grizzaffi (disposta in 1° grado dal Tribunale di Palermo) e Gaetano Riina (disposta in 2° grado dalla Corte d’Appello di Palermo), rispettivamente nipote e fratello del noto capo mafia Totò Riina, e di Rosario Salvatore Lo Bue, soprannominato “Saro Chiummino” e del figlio Leoluca.
La confisca riguarda: abitazioni, conti correnti, libretti di risparmio, terreni e beni aziendali, e colpisce soggetti giĂ gravati da numerosi precedenti penali ed acclarati legami con la mafia.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno poi sequestrato beni Giampiero Pitarresi, per un valore complessivo stimato in circa seicentomila euro. Arrestato nel dicembre del 2015 nell’ambito dell’operazione “Panta Rei”, è in atto detenuto perché condannato - in secondo grado - a 14 anni di reclusione perché ritenuto intraneo a “Cosa Nostra”, nella sua articolazione territoriale del mandamento di Misilmeri, famiglia di Villabate. Già nel 2009 Pitarresi aveva subito una condanna per associazione mafiosa per aver fatto parte del gruppo che, in più occasioni, aveva fornito aiuto al Bernardo Provenzano.
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