Mafia nella Madonie: undici arresti. L'operazione è dei carabinieri del comando provinciale
Il capomafia Domenico Mico Farinella, fedelissimo di Totò Riina, era tornato a comandare
La mafia faceva affari con le forniture di carne, e secondo le indagini degli investigatori dei carabinieri del Comando provinciale di Palermo, aveva esteso i suoi tentacoli anche sull'Oktoberfest di Finale di Pollina. Un giro di interessi e soprattutto di estorsioni che avevano esteso il raggio di azione del mandamento di San Mauro Castelverde.
Un blitz condotto carabinieri del Comando provinciale di Palermo ha perà assestato un duro colpo alla criminalità sulle Madonie in provincia di Palermo, con undici arresti. L'accusa è associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di beni, corruzione, atti persecutori, furto aggravato e danneggiamento.
Il capomafia Domenico Mico Farinella, fedelissimo di Totò Riina, era tornato a comandare dopo aver evitato l’ergastolo grazie a un ricalcolo della pena basato sull’indulto. I carabinieri lo hanno arrestato a Voghera, dove scontava il soggiorno obbligato dopo la scarcerazione e da lì, attraverso il figlio Giuseppe 27 anni, era tornato a impartire ordini.
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