Mafia: in manette 25 persone tra cui l'ex deputato regionale Ruggirello [VIDEO]
Operazione dei Carabinieri coordinata dalla Dda di Palermo
I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, sono impegnati, in queste ore nell’arresto, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica -DDA, di 25 appartenenti a Cosa Nostra trapanese per associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento e altro.
L’operazione - denominata "Scrigno" - disarticola il mandamento mafioso di Trapani e permette, per la prima volta, di individuare l’articolazione di Cosa Nostra a Favignana dove è stato arrestato Vito D'Angelo. L'uomo, originario di Ravanusa (AG), dopo aver scontato una condanna per omicidio, era poi rimasto sull'isola, inizialmente in regime di semilibertà . Sempre a Favignana i militari dell'Arma hanno posto sotto sequestro il Grand Hotel Florio.
Tra gli arrestati ci sono i vertici del mandamento, rappresentati dai fratelli Francesco e Pietro Virga, figli del boss ergastolano Vincenzo, della famiglia mafiosa di Paceco, esponenti della famiglia mafiosa di Marsala e l'ex deputato regionale Paolo Ruggirello, candidato (non eletto) alle ultime elezioni per il Senato. Secondo gli inquirenti sarebbe stato "a disposizione" della “famiglia”, favorendo affari e assunzioni, ricevendo in cambio sostegno elettorale. Nel corso del blitz sono anche stati sequestrati beni per 10 milioni di euro. Tra questi i negozi “Lo Scrigno” e “Lo Scrigno 2", riconducibili ai fratelli Virga, un’impresa edile e un autonoleggio riconducibili ad altro arrestato, Francesco Peralta, e l’"Efri Bar" in via Conte Agostino Pepoli di Trapani, gestito da Francesco Orlando, anch'egli arrestato stamane.
I Virga,  dopo essere stati scarcerati - secondo la ricostruzione degli investigatori - avrebbero riorganizzato la cosca puntando nei loro affari soprattutto su edilizia, smaltimento dei rifiuti e investimenti nel settore del turismo. Il clan, infatti, aveva nominato D'Angelo come referente a Favignana per gestire la struttura alberghiera e altri interessi economici.
In manette, per voto di scambio politico-mafioso, anche Ivana Inferrera, ex assessora comunale di Trapani, suo marito Ninni D'Aguanno e l'ex consigliere comunale di Erice Giovanni Maltese.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di registrare interferenze dell’organizzazione mafiosa nelle diverse competizioni elettorali e, in alcuni casi, persino la gestione diretta del rapporto con i candidati, attraverso l’attivazione della rete di contatti del circuito mafioso e l’acquisto di voti a seguito di accordi illeciti.
Maggiori particolari sull'operazione dopo la conferenza stampa convocata alle 11.30 al Palazzo di Giustizia di Palermo.
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