Marika Oddo lascia la vice presidenza del Consiglio comunale di Valderice
Marika Oddo si è dimessa dalla carica di Vice-Presidente del Consiglio comunale di Valderice, carica a cui è stata eletta a sua insaputa. Una decision...
Marika Oddo si è dimessa dalla carica di Vice-Presidente del Consiglio comunale di Valderice, carica a cui è stata eletta a sua insaputa. Una decisione maturata dall’esponente poltica in quanto “non intendo prestarmi ad alcuna strumentalizzazione politica”. In una nota del gruppo consiliare Dinamica si sottolinea come le dimissioni della Oddo “ sono una lezione di dignità per coloro che pensano che la politica sia una gara per arrampicatori sociali, che impegnati nella frenetica corsa all’ennesimo traguardo, non si fanno scrupolo di abbandonare lungo il proprio percorso i sani valori della lealtà , della correttezza, della coerenza. La scelta di Marika Oddo merita tutto il nostro rispetto. Ha dimostrato che il suo impegno politico è genuino ed è orientato esclusivamente al servizio che può rendere ai propri cittadini, e per fare ciò non necessita di cariche istituzionali, che tra l’altro non ha richiesto. Quando la maggioranza politica vuole riconoscere la Vice–Presidenza del Consiglio Comunale – sottolineano il capogruppo di Dinamica Giovanni Coppola - all’opposizione, è buona prassi, nonché rispetto politico, chiedere a quest’ultima l’indicazione di un nome su cui far convergere i propri voti. Per questo motivo l’elezione di Marika Oddo a Vice-Presidente, all’insaputa della stessa e del suo gruppo consiliare, appare come un misero, maldestro - e di conseguenza fallito - tentativo di mettere in imbarazzo il gruppo consiliare della Lista “Dinamica”. Tale infelice mossa si configura come una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del nostro gruppo consiliare, ma soprattutto nei confronti di Marika Oddo che ha visto la sua persona strumentalizzata in un gioco di stantii magheggi politici che al paese non servono”. La nota della opposizione consiliare continua affermando che “ A Valderice tutti sanno che l’elezione a Presidente del Consiglio di Alessandro Pagoto, è frutto di un accordo politico interno alla maggioranza che prevede la spartizione (due anni e mezzo ciascuno) di questo importante incarico, tra lo stesso Pagoto ed il consigliere Parrinello. Èevidente che l’aver programmato la durata della Presidenza del Consiglio, trasforma la stessa da Istituzione garante di tutti in un volubile tassello su cui la maggioranza basa i propri equilibri e di conseguenza non può ricevere l’avallo politico del gruppo consiliare di opposizione. Alla luce di ciò, abbiamo scelto non di votare per la Presidenza del Consiglio il nominativo della maggioranza, né di proporre, neanche per la prossima occasione, nostri nominativi per la Vice-Presidenza del Consiglio. Per quanto ci riguarda, imposteremo la nostra azione politica assumendo sia un ruolo inflessibile di controllo ma anche, e soprattutto, di proposta”.
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