Marsala. Famiglia di romeni gestiva lo sfruttamento della prostituzione [VIDEO]
L'indagine dei carabinieri è scattata dopo la denuncia di una delle ragazze
Al momento uno dei due uomini risulta irreperibile sul territorio nazionale e le sue ricerche sono tuttora in corso.
Le misure hanno interessato i fratelli Costantin e Floran Chiciug, e la moglie di Costantin, C.P.
L'operazione dei Carabinieri della Compagnia di Marsala, ha permesso di individuare e perseguire gli appartenenti ad una rete criminale che, con base nel territorio lilybetano, gestiva, organizzava e amministrava lo sfruttamento di giovani donne di origine rumena, costrette a prostituirsi. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa, sono iniziate nel maggio del 2018, dopo la denuncia di una delle ragazze vittima di sfruttamento. La donna, dopo essere stata persuasa a raggiungere Marsala dietro la promessa di una sicura occupazione, una volta giunta nel territorio lilybetano, è stata costretta dagli appartenenti al gruppo criminale - che nel frattempo l’avevano privata anche dei documenti personali -a svolgere l’attività di meretricio.
Per le indagini i Carabinieri si sono avvalsi di servizi di osservazione e pedinamento e supportata da intercettazioni telefoniche, hanno consentito di delineare le modalità operative dell’intero gruppo criminale ed il ruolo svolto da ogni singolo appartenente.
Il ruolo predominante era sicuramente svolto Constantin Chiciug che si occupava personalmente di procacciare i clienti, di fissare gli appuntamenti e contrattare il prezzo delle prestazioni sessuali.
Gli incontri con le ragazze avvenivano non solo a Marsala ma anche a Salemi, Mazara del Vallo e Favignana. Il prezzo delle prestazioni - che nella maggior parte dei casi veniva interamente trattenuto dal Chiciug - variava a seconda della durata del rapporto: 30/50 euro in media, fino a giungere a 400 euro per un’intera notte.
Altro ruolo di spicco era sicuramente rivestito da Floran, fratello di Costantin, che lo affiancava nella gestione degli incontri e nell’accompagnamento delle ragazze nei luoghi concordati con i clienti, pronto - inoltre - ad intervenire in caso di problemi con i pagamenti o in caso di difficoltà con le ragazze, qualora queste si rifiutassero di accompagnarsi ai clienti.
Le indagini hanno consentito di far emergere la figura di C.P., moglie di Costantin, che aveva il compito di ricercare le donne da destinare all’attività di meretricio. Questa ricerca avveniva sia mediante false promesse di lavoro, sia prospettando lauti guadagni a ragazze già in precarie condizioni economiche.
Le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri della Compagnia di Marsala sotto la guida della Procura della Repubblica, hanno consentito al G.I.P. del Tribunale lilybetano di disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei fratelli Chiciug e l’obbligo di dimora nel comune di Marsala per C.P., con la prescrizione per la stessa di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 07. Solo Florin Chigiug risulta irreperibile sul territorio nazionale e le sue ricerche sono tuttora in corso.
L’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Marsala - che evidenzia la massima attenzione data dall’Arma al preoccupante fenomeno dello sfruttamento della prostituzione - consente alle giovani vittime di essere tutelate dalle prepotenze dei loro aguzzini.
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