Mattarella è a Palermo.

Il Presidente della Repubblica dovrebbe rientrare a Roma martedì.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a Palermo dove, in attesa della prima votazione di domani a Montecitorio per l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ha deciso di trascorrere la giornata. Poco prima delle 11 Mattarella è uscito dalla sua abitazione nella centralissima via Libertà per recarsi a seguire Messa, anche se molto probabilmente questa volta ha assistito alla funzione religiosa all'interno della caserma  del Comando Regione carabinieri in Corso Vittorio Emanuele e non, come d'altra parte è sua abitudine, nella vicina parrocchia di San Michele.
Quando è uscito di casa, una folla di curiosi lo ha applaudito arrivando a gridargli: " Grazie Presidente". Il capo dello Stato ha risposto sorridendo e salutando con la mano. Il Presidente della Repubblica è giunto ieri a Palermo ma dovrebbe rientrare nella Capitale martedì ma potrebbe anticipare a domani nel caso di una elezione immediata del suo successore già durante il primo scrutinio ( fatto questo accaduto raramente nella storia della nostra Repubblica).
Il sindaco del capoluogo siciliano e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando ha mandato un messaggio a Mattarella: " Ho espresso la mia gratitudine e la mia ammirazione e ho il desiderio di esprimere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in questi giorni a Palermo, gratitudine e ammirazione a nome dell'intera città e di tutti i Comuni dell'Isola".
Ha proseguito poi Orlando: " Il Presidente Mattarella ha dedicato al nostro paese  il suo straordinario impegno , la sua tensione etica verso il bene e la sua sensibilità politica essendo sempre coerente alla Carta Costituzionale. Nella vita e nella storia di italiane ed italiani è stato e rappresenta esempio di buona politica e allo stesso tempo un modello di testimonianza di fede e di valori , di imparzialità e laicità. La città di Palermo e tutti i Comuni della nostra Sicilia sono grati a Sergio Mattarella per l'attenzione a tutti i nostri territori e ai loro bisogni e alle loro esigenze, ai loro meriti e anche alle loro eccellenze".

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