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Megaservice, domani incontro con il commissario Giammanco

17 Gennaio 2013 12:29, di Redazione
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Sarà presente anche Luciana Giammanco, commissario straordinario della Provincia regionale di Trapani, alla riunione della Conferenza dei capigruppo, ...

Sarà presente anche Luciana Giammanco, commissario straordinario della Provincia regionale di Trapani, alla riunione della Conferenza dei capigruppo, convocata per domani  mattina alle 10. All’ordine del giorno l’esame della situazione delle società partecipate, tra cui, ovviamente, la Megaservice. Ieri una rappresentanza dei lavoratori della Megaservice, dopo avere assistito ai lavori del Consiglio provinciale, ha incontrato, insieme ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, il presidente Poma e i consiglieri Daidone, Corrente, Chiofalo, Canzoneri e Ortisi. Si lavora alla ricerca di una soluzione che possa assicurare un avvenire alla Megaservice ed ai suoi 74 dipendenti che lamentano il mancato pagamento di cinque mensilità. La meta appare, però, ancora lontana. Come ha sottolineato il presidente del Consiglio provinciale, tirando le somme della riunione, non è che ci sia da aspettarsi novità eclatanti dall’incontro di domani con il commissario Giammanco, nè dall’assemblea  straordinaria della Megaservice in programma lunedì prossimo e poi dall’incontro, che dovrebbe tenersi nelle prossime settimane a Palermo, con il Presidente della Regione, Rosario Crocetta.  La cosa più grave che Poma addebita alla dirigenza della Megaservice è di non aver comunicato alla Provincia regionale, che è socio unico della società, il reale stato dei suoi conti. Il presidente del Consiglio provinciale si riferisce, in particolare, al bilancio intermedio del 2012 - che mostrava una perdita di 1 milione e 853 mila euro - e al fatto di non avere avanzato osservazioni sul provvedimento con cui, lo scorso 29 dicembre, il Consiglio provinciale ha adottato lo schema di convenzione per l’effettuazione, da parte dei dipendenti di Megaservice, dei servizi strumentali ed istituzionali della Provincia.  I 550 mila euro previsti nel bilancio di previsione, a copertura dei servizi indicati dal Business plan per l’anno 2013, non saranno, purtroppo, sufficienti a risolvere la difficilissima situazione in cui versa la società partecipata. Poma, inoltre, nell’evidenziare la necessità di procedere con cautela nella eventuale richiesta di azzeramento del Consiglio di amministrazione della società, ha lamentato che soltanto dopo l’avvenuta approvazione della convenzione da parte del Consiglio provinciale sia emerso che la data del 31 dicembre 2012 non sarebbe stata una scadenza perentoria per questo adempimento. Perplessità ribadite in avvio di riunione anche dall’interevento di Mimma Augurio, Segretario Generale della CGIL trapanese, che ha comunque aperto uno spiraglio di speranza affermando con forza, fra l’altro, che la Provincia non aveva affatto l’obbligo di rispettare la data perentoria del 31 dicembre 2012, per l’adozione della predetta convenzione, perché nessuna postilla in tal senso è contenuta nella legge sulla spendig review che non dice nemmeno che bisogna andare verso la chiusura delle società partecipate. Pertanto, bisogna trovare le somme occorrenti per ricapitalizzare la società e renderla appetibile e rivedere il percorso della convenzione e della relativa delibera che va fatta con tutti i crismi – ha aggiunto Argurio – partendo dal presupposto che non esisteva la scadenza del 31 dicembre 2012. A tal fine bisogna chiedere una deroga all’antitrust (ci sarebbe tempo fino a tutto il mese di febbraio) e procedere alla revoca in autotutela del provvedimento adottato a dicembre. Se non si fa questo – ha concluso Mimma Augurio – significa dare la stura al fallimento della società. L’intervento del Segretario della CGIL è stato condiviso e fatto proprio anche dell’esponente della CISL, mentre Mario D’Angelo, della UIL, ha rincarato la dose circa le tante responsabilità del C.d.A. della Megaservice, definito debole e incapace. D’Angelo ha chiesto le dimissioni degli amministratori (meglio buttar via i 3 componenti del CdA che non 74 lavoratori) e la revoca della delibera con cui è stata approvata la convenzione. Anche per Giuseppe Ortisi (Vice Presidente del Consiglio Provinciale) ci si trova di fronte ad una gestione disastrosa della Megaservice e si sapeva già che i 550 mila euro della convenzione sarebbero serviti a ben poco, ma – ha aggiunto – ci era stato detto che l’approvazione dell’atto entro lo scorso 31 dicembre costituiva condicio sine qua non per salvare la società. Se ci sono ancora margini di manovra – ha concluso Ortisi – ne prendiamo atto e speriamo che le prossime riunioni servano a fare definitiva chiarezza. A sua volta, l’Ing. Federico Bruno, Dirigente Tecnico Area Immobili ed Impianti della Megaservice, ha affermato che la legge sulla spending review non obbliga l’Ente Provincia a uscire dalla partecipazione con la società e che non c’era bisogno di cambiare nulla fino al 31 dicembre del 2013. Bruno inoltre ha proposto una indagine di mercato che dimostri l’utilità e la convenienza del rapporto con la Megaservice. Sarà poi l’antitrust, entro il prossimo 28 febbraio, a pronunciarsi ed a stabilizzare la situazione. L’Arch. Sergio Messina, Dirigente Tecnico Area Strade ed Ambiente della Megaservice, ha invece chiesto che il Consiglio Provinciale intervenga ancora una volta per aiutare la società e scongiurarne la chiusura. Il Consiglio – ha detto l’Arch. Messina – è sovrano in materia di bilancio e di programmazione finanziaria e non c’è Commissario che tenga rispetto agli indirizzi che vengono indicati dall’Aula. Il Consigliere Gaspare Canzoneri, nel manifestare piena condivisione nei confronti della posizione assunta dalle organizzazioni sindacali, ha sostenuto che è indispensabile, prima di ogni cosa, procedere alla razionalizzazione dell’impianto societario della Megaservice perché, in caso contrario, l’eventuale indagine di mercato risulterà sicuramente negativa. Per il Consigliere Provinciale Santo Corrente bisogna attendere i passaggi già previsti nei prossimi giorni (conferenza dei capigruppo con il Commissario Straordinario domani ed Assemblea Straordinaria della Megaservice lunedì 21 gennaio) per avere le idee più chiare sul da farsi, mentre il Consigliere Salvatore Daidone ha ribadito il concetto precedentemente espresso in aula, e cioè che, a suo giudizio, la Megaservice è come un malato in fase terminale mantenuto in vita grazie alle bombole d’ossigeno. Il capogruppo del PD, dopo avere ricordato le iniziative inutilmente proposte già da tempo, a cominciare dalla richiesta di azzeramento del CdA sottoscritta da 24 Consiglieri Provinciali nello scorso mese di ottobre e dalla presentazione al Consiglio di una relazione quadrimestrale, ha precisato di avere votato contro l’attuale convenzione e di non essere disponibile ad approvare eventuali debiti fuori bilancio. L’iter da percorrere, secondo il Consigliere Daidone, è intanto quello di procedere immediatamente alla nomina di nuovi amministratori perché la Megaservice ha bisogno di ben altro ed i problemi più importanti e urgenti da risolvere sono quelli della sua riorganizzazione societaria (possibilmente un amministratore unico) e raggiungere il pareggio di bilancio già dal prossimo febbraio se non dal corrente mese di gennaio. Tutto il resto è relativo. Per quanto riguarda il Consigliere Enzo Chiofalo, l’esponente del Partito dei Siciliani durante la riunione del Consiglio Provinciale svoltasi poco prima ha detto che la convenzione approvata il 29 dicembre è stata un provvedimento tampone che ha però permesso la sopravvivenza della Megaservice, la cui gestione è stata allegra e spregiudicata, con il risultato che la situazione oggi appare drammatica. Per Chiofalo la soluzione può essere trovata solo con l’intervento della Regione. Da parte dei rappresentanti dei lavoratori della Megaservice, infine, è stata confermata la decisione di non volere assolutamente tornare indietro rispetto all’avvenuta proclamazione (lo scorso 15 gennaio) dello sciopero ad oltranza, almeno finché non sarà del tutto chiaro il loro futuro e quello della società partecipata.

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