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Mobilità docenti Scuola primaria, la Uil si rivolge al Giudice del Lavoro

04 Novembre 2015 15:00, di Niki Mazzara
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I provvedimenti di mobilità annuale dei docenti della Scuola primaria, adottati dall’Ufficio Scolastico Territoriale, sono da rettificare. Lo afferma ...

I provvedimenti di mobilità annuale dei docenti della Scuola primaria, adottati dall’Ufficio Scolastico Territoriale, sono da rettificare. Lo afferma il segretario della Uil Scuola di Trapani Giuseppe Termini. Il sindacato ha deciso di ricorrere al Giudice del Lavoro. "La richiesta presentata per le vie brevi all'ufficio Scolastico Territoriale non ha ottenuto riscontro positivo e, quindi - spiegano dal sindacato - si è proceduto con formale diffida. Anche questa volta nulla di fatto per cui si è deciso di adire le vie legali". “La provincia di Trapani ha un triste primato sul territorio nazionale - commenta il segretario Termini - e presenta un esubero di ben 37 docenti nell’organico di diritto della Scuola primaria, con la conseguenza che le utilizzazioni e le assegnazioni incidono profondamente sullo stato e la vita dei docenti interessati. La mobilità annuale serve a dare una speranza alla legittima aspirazione a ricongiungersi alla propria famiglia quando si lavora in sedi lontane e disagiate”. Sono diversi i docenti si sono riferiti al sindacato per lamentare la propria condizione di disagio derivante dal modo di procedere dell’Ust di Trapani che “all’interno della stessa fase – aggiunge il segretario della Uil Scuola - non rivaluta la possibilità di assegnare le sedi che si rendessero libere per movimenti effettuati". Secondo Termini "tale modus operandi è in aperto contrasto con la disciplina collettiva che ha per obiettivo quello di regolare dettagliatamente ogni fase del procedimento di assegnazione per assegnare con oggettività ai docenti meglio posizionati in graduatoria le sedi che hanno indicato, riducendo al minimo il disagio rispetto a quelli posizionati dopo di loro”. In considerazione di tutto ciò e, in particolar modo dell’atto di diffida con cui si è chiesto di revocare in autotutela i provvedimenti di assegnazione e utilizzazione già adottati, la Uil Scuola ha dato mandato ai propri legali per la tutela dei propri iscritti "contro un’amministrazione, la cui rigidità, non di rado, ha come effetto una crescita esponenziale del contenzioso che, talvolta, comporta anche esborsi di somme notevoli da parte dell’Erario”.

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