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Monumento a vittime civili seconda guerra mondiale: "Ricordare per rialzarsi" [VIDEO] - Trapani Oggi

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Monumento a vittime civili seconda guerra mondiale: "Ricordare per rialzarsi" [VIDEO]

06 Aprile 2016 13:55, di Niki Mazzara
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Due colonne - una spezzata ed una integra - campeggiano da oggi in via XXX Gennaio, a Trapani, per ricordare le 6.000 vittime civili perite nei bombar...

Due colonne - una spezzata ed una integra - campeggiano da oggi in via XXX Gennaio, a Trapani, per ricordare le 6.000 vittime civili perite nei bombardamenti avvenuti durante la Seconda Guerra mondiale. Il più grave - che rase al suolo il popoloso quartiere di San Pietro, abitato in prevalenza da famiglie di marittimi che non si erano allontanate dalle loro abitazioni, danneggiò gravemente l'area del porto e altre zone del centro storico - avvenne a partire dalle 15.20 del 6 aprile 1943. Le "fortezze volanti" degli Alleati, sorvolando da nord a sud e viceversa l'asse della città, sganciarono migliaia di bombe ad alto potenziale esplosivo seminando distruzione e morte da piazza Scarlatti fino alla Stazione ferroviaria. Lo ha ricordato oggi il sindaco Vito Damiano nel corso della cerimonia di scopertura del monumento alla quale hanno partecipato le massime autorità civili, militari e religiose cittadine, delegazioni di associazioni combattentistiche, rappresentanti dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra e anche un gruppo di alunni delle scuole elementari. Dopo l'alzabandiera, eseguito sulle note dell'Inno di Mameli suonato dalla Fanfare del 6° reggimento Bersaglieri di Trapani, il monumento è stato svelato agli occhi dei presenti. Poi la deposizione di due corone di alloro e la benedizione da parte del vicario generale della Diocesi don Alessandro Damiano. "Quei bombardamenti - ha sottolineato il primo cittadino - misero in ginocchio la comunità già duramente provata dal conflitto bellico ma i trapanesi seppero rialzarsi e ricostruire la loro città e la sua economia. Questo è ciò che il monumento vuole ricordare, la colonna spezzata è il simbolo della distruzione, quella integra è il segno della rinascita e della speranza". "Questa città - ha detto il prefetto Leopoldo Falco - ha grandi risorse e di questo deve essere consapevole. Oggi ricordiamo che, anche nelle più grandi catastrofi, qualcosa sopravvive ed è da quello che bisogna ripartire. Allora c'è stato chi ci ha creduto e ci ha consegnato un mondo migliore di quello che esisteva prima della guerra. Oggi tutto è più confuso, c'è una sofferenza diffusa ma questo non può essere un alibi, bisogna credere, e lo dico soprattutto ai giovani, di essere comunità nonostante le difficoltà che non giustificano il pessimismo". I due manufatti, collocati su un basamento nei pressi del palazzo del Tribunale, provengono dal colonnato del Teatro Garibaldi, tra i monumenti danneggiati dai bombardamenti. Accanto ad essi una targa che riporta la motivazione con cui, nel 1961, alla città venne conferita la medaglia d'oro al Valor Civile: "Oggetto di continui bombardamenti, resisteva impavida alla furia nemica offrendo al Paese l'olocausto di seimila dei suoi figli migliori". Il monumento è stato realizzato con i fondi raccolti da un gruppo di cittadini trapanesi, con quelli raccolti, nel 1992, dalla Banca del Popolo di Trapani e, ancora, con quelli messi a disposizione dalla sezione trapanese dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra, dalla BCC "Toniolo" di Trapani, dalle famiglie Aversa, Crapanzano, Antonio D'Alì, Giacalone, Maltese e Megale, dall'Università del Mediterraneo per le tre Età e dal Gruppo Storico Rievocativo Trapanese. [metaslider id=85835]

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