Naufragio Bayesian, si allarga l'indagine della Procura di Termine Imerese
Dopo il comandante anche altre persone potrebbero essere iscritte nel registro degli indagati
Palermo - Mentre per oggi è in programma l'inizio delle autopsie dei corpi recuperati, potrebbe presto allargarsi l’indagine per il naufragio del veliero britannico. L'imbarcazione è affondata la scorsa settimana davanti alla costa di Porticello, nel Palermitano, con un bilancio di 7 morti e 15 sopravvissuti. Al momento risulta iscritto nel registro degli indagati, per omicidio plurimo colposo, il comandante della barca James Cutfield. Non è escluso, però, che a breve anche altri componenti dell'equipaggio - tra cui il primo ufficiale Tijs Koopman - possano essere indagati dalla Procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, che sta conducendo l'inchiesta sul naufragio. Secondo indiscrezioni, sarebbero già stati notificati altri atti.
Nel registro degli indagati insieme al comandante Cutfield potrebbe finire il primo ufficiale Tijs Koopman. Le nuove iscrizioni sarebbero un atto dovuto, per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime: sei passeggeri e il cuoco, unico membro dello staff che non ce l’ha fatta. Quindici invece i sopravvissuti: nove membri dell'equipaggio e sei passeggeri.
I magistrati hanno interrogato tutti i membri dell'equipaggio col supporto di un interprete e riempite decine di pagine di verbali in inglese, che devono essere tradotte in italiano e che dovranno arrivare sulle scrivanie dei pm entro trenta giorni.
Buona parte dell'equipaggio, nel frattempo, potrebbe lasciare l'hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia (Palermo), dove alloggia dal giorno della tragedia. Ancora qualche giorno di permanenza in più nella struttura, invece per il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopmans, perché potrebbero nuovamente essere riascoltati dagli inquirenti che stanno raccogliendo gli elementi per chiarire cosa sia accaduto al veliero e se siano stati commessi errori da parte dell'equipaggio, che sarebbe stato colto di sorpresa dalla tempesta. Proprio su indicazione dei pm, i sub della guardia costiera sono tornati in mare per eseguire alcune verifiche richieste dalla Procura e monitorare eventuali sversamenti di idrocarburi.
Intanto, la Camper & Nicholsons, società armatrice del Bayesian, sta lavorando al piano per il recupero del relitto, che si trova a 49 metri di profondità , adagiato sul lato destro. Nel serbatoio vi sarebbero circa 18mila litri di carburante: la priorità sarà innanzitutto lo smaltimento della sostanza, che potrebbe avere effetti inquinanti se dovesse fuoriuscire dall'imbarcazione. Andrebbe quindi completamente svuotato il serbatoio. Il secondo passaggio, la messa in sicurezza della barca per proseguire con un piano dettagliato per il suo recupero.
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