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Non cala la protesta contro Damiano

17 Dicembre 2013 10:55, di
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La manifestazione di piazza di ieri contro il sindaco Vito Damiano ed il consiglio comunale, rei di avere aumentato la Tares, non accenna a placarsi. ...

La manifestazione di piazza di ieri contro il sindaco Vito Damiano ed il consiglio comunale, rei di avere aumentato la Tares, non accenna a placarsi. Ieri sera un gruppo di cittadini in corso Italia ha circondato l'auto del senatore D'Alì ( sponsor principale di Damiano) ed è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Il movimento di cittadini creatosi spontaneamente ha in serbo altre manifestazioni e di certo sarà difficile trovare un momento di sintesi tra le richieste del Palazzo che deve fronteggiare un buco nel bilancio e quella della cittadinanza che nel loro bilancio di casa non hanno buchi, ma voragini. Le difficoltà economiche che stiamo vivendo non trovano certo soluzioni nella protesta di piazza (comunque legittima) né nell'applicazione sic et simpliciter di normative che, calate nelle realtà singole, hanno a volte il forte sapore della vessazione. In questa vicenda si intrecciano fattori di rilevanza nazionale con altri localistici, diatribe tra chi ci governa e ci ha governato a Roma e Palermo con chi lo ha fatto in città. Èuna vicenda complessa che dovrebbe servire (ma francamente ho forti dubbi che così sarà) a riflettere su chi e come in questi hanno ha diretto l'amministrazione pubblica. Trapani è certamente cambiata, imbellettata e vivace soprattutto nel centro storico. E se da una parte c'è chi (l'ex sindaco Fazio) sostiene non essere vero che il Comune ha un buco nel bilancio e che questo sia opera della incapacità amministrativa del suo successore, dall'altro quest' ultimo dice che tale buco se l'è trovato, ed è opera di chi c'era prima di lui. Ieri scrivevamo che Damiano nella sua corsa alla poltrona di sindaco era affiancato da Fazio e D'Alì. In quel frangente ebbe anche un supporto di parte della sinistra che non aveva voluto appoggiare il principale antagonista, l'ex deputato regionale Peppe Maurici (che fu capace di perdere avendo con sé una pletora di partiti , deputati ed ex deputati e una parte della sinistra contraria a Damiano). In tutto questo c'è qualcosa che funziona. Siamo sicuri che la colpa sia solo di chi fa politica? I cittadini che protestano, ripeto sino alla nausea, legittimamente, non ritengono di avere anche loro un po' di colpa in quanto sta succedendo?

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