Nuova scossa di terremoto in Nepal, la Cei avvia colletta straordinaria
Si svolgerà anche nelle parrocchie della Diocesi la raccolta straordinaria di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal indetta ...
Si svolgerà anche nelle parrocchie della Diocesi la raccolta straordinaria di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Nepal indetta per domenica prossima dalla Conferenza Episcopale Italiana. Dopo la nuova scossa di magnitudo 7,4 della scala Richter che ha provocato altre morti tra Nepal e India, la situazione in Nepal continua ad essere drammatica con una catastrofe umanitaria di vaste proporzioni. A causa della straordinaria gravità delle sue conseguenze sulle popolazioni, dopo lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell’otto per mille disposto nei giorni scorsi, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indetto una nuova colletta nazionale come segno di concreta solidarietà di tutti i credenti. Come in precedenza, le somme raccolte saranno inviate alla Caritas italiana. Dopo essersi concentrati sugli aiuti agli sfollati nella capitale, da giorni i team della Caritas hanno raggiunto alcune zone più periferiche come Gordkha, Sindhupalanchowk, Nuwakot, Lamjung, Rasuwa, Dhadhing, Kavre e Okheldhuga. Le priorità restano cibo, acqua e riparo. Finora sono state raggiunte circa 4.000 famiglie e già distribuiti 3.000 teloni cerati e 10.000 tende. E' stato anche lanciato un piano di intervento organico in favore di 20.000 amiglie (circa 100.000 persone) per i prossimi due mesi, con un costo di oltre 2 milioni e 500 mila euro. Il piano prevede la distribuzione di kit per alloggi temporanei: teloni, corde, materassini, coperte; kit di generi non alimentari di prima necessità (lampade ad energia solare, taniche, secchi, pentole e utensili da cucina); pastiglie per la potabilizzazione dell’acqua; kit igienico-sanitari. L’intervento è rivolto alle famiglie che le cui abitazioni sono crollate o sono state severamente danneggiate dal terremoto, con priorità per i soggetti più vulnerabili: donne capofamiglia, minori non accompagnati e disabili. Donando 25 euro si possono fornire alimenti liofilizzati per una famiglia per un mese, mentre con 10 euro si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana, oppure una tenda per ospitare tre famiglie, oppure 30 chilogrammi di riso, sufficienti per una famiglia per un mese.
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