Occupazione di Demanio marittimo, assolto il titolare del lido Tre Torri di Marausa
Lo ha stabilito il Tribunale di Trapani
Assolto, perchè il fatto non costituisce reato, il titolare del Lido Tre Torri, stabilimento balneare della frazione trapanese di Marausa. La struttura era stata posta sotto sequestro dalla Guardia Costiera nell'agosto 2016. Il provvedimento aveva interessato una superficie di circa 5.400 metri quadrati adibiti, oltre che alla posa di cabine-spogliatoi ed ombrelloni, a parchi giochi, pedane, attrezzature da discoteca e chioschi bar. L'ipotesi di reato contestata era quella di "abusiva occupazione del Demanio marittimo" e di "innovazioni non autorizzate" sanzionato dal Codice della Navigazione.
Nel corso del dibattimento è emerso, però, che non si trattava di una omissione del titolare del Lido. Dopo che nel 2012 la gestione del Demanio marittimo è transitata dalla competenza del Corpo delle Capitanerie di Porto a quella dell'Assessorato regionale al Territorio ed ambiente, infatti, vista la lentezza dell'iter amministrativo per il rilascio e il rinnovo delle concessioni demaniali marittime, lo stesso Assessorato, per due volte (nel 2012 e nel 2015) aveva emesso decreti con i quali era stata prorogata d'ufficio la validitĂ delle concessioni in scadenza in quel periodo. Le proroghe erano state concesse nell'ottica di consentire agli uffici periferici di smaltire il carico di lavoro sulle concessioni demaniali, cosa che, invece, non è avvenuta. Secondo lquanto dichiarato dall'avvocato Sammartano, legale del titolare del Lido Tre Torri, a TeleSud, “così procedendo si è esposta gravemente l'utenza privata alle responsabilitĂ penali come nel caso di specie dove i militari della Guardia Costiera hanno proceduto ad una rigida e poco organica interpretazione degli atti amministrativi e adottato un provvedimento di sequestro (in piena stagione estiva) senza tener conto di quanto stava accadendo a causa della burocrazia dell'amministrazione regionale e dell'inefficienza degli uffici del Demanio”. “In definitiva – conclude l’avvocato - l'Assessorato regionale non ha mai revocato la licenza di concessione rilasciata al mio assistito nel lontano 2001, nĂ© ha mai ordinato lo sgombero dell'area bensì ha incamerato negli anni ingenti canoni senza però esitare  le pratiche”.Â
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