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Operazione Aegades, modificata la misura cautelare per Pagoto e Bevilacqua - Trapani Oggi

Favignana | Cronaca

Operazione Aegades, modificata la misura cautelare per Pagoto e Bevilacqua

27 Luglio 2020 15:14, di Laura Spanò
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La misura è stata modificata in obbligo di dimora

Modificata la misura cautelare nei confronti di due degli indagati nell'operazione della guardia di finanza Aegades. Revocati gli arresti domiciliari al sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto. Il GIP, Emanuele Cersosimo, ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel comune di Trapani o di Valderice. L’oramai ex sindaco è difeso dall’avvocato Michele Cavarretta.

Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti dell’ex vicesindaco Vincenzo Bevilacqua, difeso dall’avvocato Francesco Brillante.

Modificato anche il provvedimento di obbligo di dimora a Trapani spostato per dispozione del Gip a Favignana per l’ex assessore Sammartano (dimessosi nei giorni scorsi assieme a Pagoto). Sammartano è difeso dall’avvocato Vito Galluffo.

Il gip ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale difensore, avvocato Salvatore Longo, per il comandante della Polizia Municipale di Favignana, Filippo Oliveri che rimane ai domiciliari.

Tutti è tre erano rimasti coinvolti nell’ambito dell’operazione AEGADES condotta dai finanzieri della Tenenza di Favignana e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, che al termine di una complessa indagine di polizia giudiziaria coordinata dai Pubblici Ministeri Rossana Penna e Matteo Delpini della Procura di Trapani, hanno dato esecuzione, ad un’ordinanza di applicazione di 11 misure cautelari personali (di cui otto coercitive della libertà personale e 3 interdittive) emessa dal GIP di Trapani nei confronti di altrettanti soggetti, tra cui oltre al Sindaco del Comune di Favignana anche il comandante della Polizia Municipale Oliveri.

Tutti sono indagati a vario titolo per presunti reati di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Il Gip, inoltre, ha riqualificato l’accusa di corruzione per Bevilacqua in presunto abuso di ufficio.

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