Operazione "Ebano", il sindaco Errante: "Massima collaborazione del Comune"
"Il comune di Castelvetrano assicura la massima disponibilità e collaborazione alle forze dell’ordine perché possano presto fare completa luce sui fat...
"Il comune di Castelvetrano assicura la massima disponibilità e collaborazione alle forze dell’ordine perché possano presto fare completa luce sui fatti oggetto dell’indagine". Lo afferma, in una nota stampa, il sindaco Felice Errante dopo la notizia dell'arresto di due persone e gli avvisi di garanzia notificati a due funzionari comunali nell'ambito dell'operazione "Ebano" condotta stamane dai Carabinieri. "Apprezziamo molto - prosegue il primo cittadino - e per questo i cittadini onesti della mia comunità hanno motivo di ringraziare pubblicamente, mio tramite, chi con abnegazione ha profuso in questi anni un lavoro che, anche nella nostra città , segna passi importanti verso la definitiva estirpazione del cancro mafioso. Da sindaco, pur essendo la politica cittadina completamente estranea ai fatti, non posso esimermi dal rilevare che un’altra tegola si abbatte sulla nostra martoriata città e nel leggere i titoli di alcuni articoli pubblicati da importanti organi di informazione regionale e nazionale comprendo, sempre più, come la non oggettività alberghi presso alcuni di loro, quando si tratta di raccontare fatti che riguardano la città di Castelvetrano. Sarebbe facile - continua Errante - lasciarsi prendere dallo sconforto perché sembra che a nulla valgano i sacrifici portati avanti, costantemente e nel tempo, dalle amministrazioni di questa città per consentire una crescita economica e sociale nella legalità , quando ci si ritrova surclassati da notizie come quelle odierne. Ho letto di gare truccate, di patti criminali, di tavolini appositamente costituiti, tuttavia di queste osservazioni giornalistiche non ho trovato, almeno fino ad oggi, traccia nelle informazioni di garanzia delle quali sono venuto in possesso e notificate a due dipendenti comunali che, all’epoca dei fatti (anni 2012/2014), prestavano servizio all’Ufficio tecnico del Comune. Da quello che leggo e che naturalmente è a mia conoscenza agli stessi viene contestato il reato di abuso d’ufficio (art.323 c.p.) sull’attività di controllo esercitata su due interventi edili, uno riguardante una lottizzazione privata, l’altro un lavoro pubblico di circa 20.000 euro che, seppur grave, nulla ha a che fare con appalti truccati e gare criminali. Tuttavia, nei confronti dei dipendenti coinvolti, in attesa dello svolgimento delle indagini e in via cautelativa, ho dato espresso mandato al Segretario Generale e al dirigente del Settore Servizi Tecnici di non consentire loro la partecipazione, a qualunque titolo, in procedimenti d’appalto. Sono quasi certo che il presente comunicato non riceverà la stessa attenzione dai media, non foss’altro perché in quella ricerca di sensazionalismo sfrenato, questo scritto, che riporta fedeli verità , non troverà spirito di cittadinanza”.
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