Paceco, prende forma la squadra di Basket

Paceco, 20 agosto 2012- Un’estate calda e ricca d’incontri ha di fatto delineato il futuro del Basket Paceco, che per il 4° anno consecutivo si presen...

Paceco, 20 agosto 2012- Un’estate calda e ricca d’incontri ha di fatto delineato il futuro del Basket Paceco, che per il 4° anno consecutivo si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato di C regionale. A capo dei quadri dirigenziali resta confermato l’impegno del presidente Salvatore D’Agate, che insieme al resto del direttivo ha formato un nuovo roster pronto ad affrontare la nuova stagione. Dopo gli adii di Castiglione e Poma,(ritiro dall’attività agonistica), e la non riconferma di Mallon e Muratore, la società ha rivoluzionato il proprio team ripartendo da due certezze: Coach Dino Barbera e l’inossidabile play Alessandro Oddo. A rimpolpare la nuova rosa per la prossima stagione arrivano tre “vecchie” conoscenze del basket locale, artefici proprio con coach Barbera di una promozione in C1 due stagioni fa a Marsala. Leo Genna, Francesco Giacalone e Nicola Pollina, sono infatti i tre nuovi big del Basket Paceco, che vuole così riproporsi ad alti livelli anche senza innesti di carattere straniero. Un blocco esperto e granitico che non potrà però fare a meno dei giovani, confermando Frisella, Cardella, Martinez, Maltese, Ingrassia e i gemelli Letizia. Proprio i giovani restano al centro del progetto pacecoto, che oltre al gruppo della prima squadra, punterà deciso sul settore giovanile con un impegno maggiore e un piano ben delineato. Sullo sfondo di questa nuova avventura aleggia però ancora lo spettro del palazzetto comunale, chiuso e inagibile da quasi due mesi. Come si sa, il 30 giugno scorso sono scaduti i termini della deroga concessa al comune dalla commissione pubblici spettacoli, che ha sancito la nuova chiusura dell’impianto fino al completamento degli ultimi lavori previsti. Ad oggi ancora nulla è stato fatto, rendendo il palazzetto totalmente interdetto a chiunque. A poche settimane dall’avvio dell’attività agonistica, questo resta un nodo abbastanza grosso, che in un modo o nell’altro dovrà essere sciolto.

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