Paceco. Sequestrati beni ad un pregiudicato da Carabinieri e Finanza [VIDEO]
L'uomo è in carcere
Sequestro di beni per oltre 300 mila euro di proprietà di un pregiudicato di Paceco, si tratta di Antonino Tranchida, 36 anni. Il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, condividendo la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale dei Procuratori della Repubblica di Trapani e di Palermo, ha emesso un decreto d’urgenza, ai sensi della vigente normativa antimafia, con il quale ha disposto il sequestro di due immobili ubicati a Paceco, 11 veicoli, due conti correnti e quote sociali, per un valore di oltre 300.000 euro.
Ad eseguire il provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, finalizzato all’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia e della Procura della Repubblica di Trapani, nei confronti di un imprenditore di Paceco, sono stati i Finanzieri del Gruppo di Trapani e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trapani .
Le indagini hanno riguardato un imprenditore già gravato da diversi precedenti penali, il quale, "alla luce della condotta e del tenore di vita, in particolare dell’illecita attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e del contrabbando di tabacco lavorato estero, nonchè di un’indole particolarmente violenta e socialmente pericolosa, avendo commesso gravissimi delitti contro la persona, deve ritenersi che viva abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose".
Gli accertamenti economico, finanziari e patrimoniali, svolti dal Gruppo della Guardia di Finanza di Trapani, confermati dagli approfondimenti e dalle risultanze investigative dei militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno consentito di porre in evidenza la “sproporzione” tra gli esigui redditi dichiarati dal nucleo familiare del “proposto” e gli incrementi patrimoniali acquisiti nel periodo di riferimento, nonché la disponibilità indiretta di beni immobili e mobili, per i quali è possibile presumere che, seppur formalmente intestati a persone facenti parte del proprio nucleo familiare, rientrino nella sfera dei propri interessi economici.
Continua l’azione svolta, nell’ambito delle indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate
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