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Pagamenti non dovuti, il giudice annulla fatture dell'Ufficio Acquedotto del Comune - Trapani Oggi

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Pagamenti non dovuti, il giudice annulla fatture dell'Ufficio Acquedotto del Comune

23 Novembre 2017 13:58, di Ornella Fulco
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Dopo le decine di sentenze emesse dai giudici di pace che hanno annullato, per indeterminatezza dei quantitativi idrici consumati, fatture emesse dall...

Dopo le decine di sentenze emesse dai giudici di pace che hanno annullato, per indeterminatezza dei quantitativi idrici consumati, fatture emesse dall'EAS, ora è arrivata anche una sentenza che ha annullato quattro fatture che l'Ufficio Acquedotto del Comune di Trapani aveva chiesto in pagamento ad un cittadino trapanese, C.G. di 60 anni, per un totale di quasi 4000 euro. Dopo essersi visto recapitare le fatture, preoccupato per gli ingenti importi, l'utente aveva inviato un primo reclamo agli uffici comunali chiedendo la verifica del contatore e allegando anche alcune foto che indicavano un consumo diverso e inferior rispetto a quello indicat nelle fatture relative agli anni 2015 e 2016. Dagli uffici, pur ammettendo l'anomalia, avevano richiesto il pagamento delle fatture, aggiungendone alcune risalenti agli anni 2010 e 2011, facendo lievitare il credito a quasi 4000 euro. C.G. era stato anche avvertito della possibile conseguenza della chiusura della presa idrica se non avesse adempiuto entro il termine perentorio di 30 giorni dal ricevimento della messa in mora. Tramite l'avvocato Vincenzo Maltese ha citato in giudizio il Comune di Trapani, che si è costituito assistito dagli avvocati Carmela Santangelo e Francesco Paolo Di Trapani. Nell'atto di citazione sono stati impugnati, per indeterminatezza dei metri cubi fatturati, le fatture 2015 e 2016 e il difensore ha chiesto anche il rigetto della domanda riconvenzionale avanzata dall'amministrazione comunale per i consumi risalenti al 2010 e 2011, richieste ormai da considerarsi prescritte ai sensi dell'articolo 2948 del Codice civile. Esaurita l'istruttoria, il giudice di pace Vincenzo Vitale ha accolto totalmente le richieste dell'utente e ha annullato le quattro fatture, compensando le spese processuali ed evitandogli un esborso non dovuto per quasi 4.000 euro.

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