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Parco archeologico, accalappiati 31 cani randagi - Trapani Oggi

Castelvetrano | Attualità

Parco archeologico, accalappiati 31 cani randagi

21 Aprile 2015 10:51, di Ornella Fulco
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Risolto il problema randagi al Parco archeologico di Selinunte. Grazie all’attività di "socializzazione" con i cani svolta dai volontari dell’Enpa nei...

Risolto il problema randagi al Parco archeologico di Selinunte. Grazie all’attività di "socializzazione" con i cani svolta dai volontari dell’Enpa nei mesi scorsi, 31 animali sono stati recuperati e rimossi dall'area senza traumi. Nella prima fase i cani sono stati nutriti e curati così da far loro acquistare fiducia verso le persone e poter, quindi, procedere ad una “normale” attività di accalappiamento. I cani, inizialmente affamati, diffidenti e aggressivi sono divenuti, grazie alla squadra di volontari dell’Enpa guidata da Elena Martorana, docili, affettuosi e pronti all’adozione. I primi ad essere prelevati sono stati i cani giovani molti dei quali, dopo un periodo di stallo presso gli stessi volontari, sono stati già adottati. Gli esemplari adulti, con l’aiuto del veterinario Biagio Bernardi, responsabile sanitario del canile di Castelvetrano, sono stati prelevati e trasferiti al rifugio comunale per essere microchippati e sterilizzati.Il Comune, con un’ordinanza sindacale, ha disposto che questi cani , conclusosi l’iter per la loro identificazione e sterilizzazione, saranno reimmessi all’interno dell'area del Parco archeologico, in modo da “difendere” il territorio da eventuali arrivi di nuovi cani. E’ noto, infatti, che la recinzione del sito non garantisce una protezione certa da nuovi ingressi. L’auspicio di Elena Martorana, presidente della sezione locale dell'Enpa, è quello che non si raggiunga più un numero così elevato di randagi, specialmente in un sito turistico così importante. "Difendere il Parco archeologico dal randagismo - sottolinea - non vuol dire adottare interventi contro gli animali, "colpevoli" soltanto di essersi trovati lì, ma svolgere un lavoro di prevenzione in sinergia tra associazioni animaliste ed Istituzioni, attraverso progetti e strategie condivise per eliminare il fenomeno".

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