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Paziente deceduto al Pronto soccorso del "Borsellino", oggi l'autopsia - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Paziente deceduto al Pronto soccorso del "Borsellino", oggi l'autopsia

14 Agosto 2015 15:22, di Niki Mazzara
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Sarà eseguita stamane l'autopsia sulla salma di Nicolò Giacalone, il paziente di 65 anni deceduto lo scorso 10 agosto all'ospedale "Paolo Borsellino" ...

Sarà eseguita stamane l'autopsia sulla salma di Nicolò Giacalone, il paziente di 65 anni deceduto lo scorso 10 agosto all'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala. La famiglia dell'uomo ha presentato una denuncia all'autorità giudiziaria ma la Direzione sanitaria del nosocomio, sentito il primario del Pronto soccorso, conferma che "il paziente è stato trattato da tutto il personale sanitario e parasanitario in maniera seria, rigorosa e professionale sino al decesso" e ha fornito una dettagliata ricostruzione degli eventi dal momento dell'arrivo  del paziente all'ospedale al suo decesso. "Alle ore 9.27 - si legge nella nota diffusa dall'Asp - l'uomo, un iperteso diabetico che aveva subito due ictus, uno 20 anni fa e uno nel dicembre 2014 che lo aveva costretto a letto, ed era anche affetto da una vasculopatia diabetica che aveva portato, nel maggio scorso, all'amputazione della gamba destra, è stato "triagiato" al Pronto soccorso del nosocomio, dove in quel momento erano di turno quattro medici, come codice verde, in quanto affetto da febbre, da circa tre giorni e in terapia con antibiotici, prescritta dal medico di famiglia, che non aveva dato risultato. Trasportato in ospedale dai sanitari del 118 chiamati dai familiari, i suoi parametri vitali sono risultati stabili: la temperatura corporea era di 38.6 gradi e la saturazione di ossigeno del 96 % al momento del triage. Alle ore 10.10 il primario del Pronto soccorso si recava in sala barellati pre-visita per rilevare le condizioni del paziente, che era sotto ossigeno. Alle 10.35, dopo averlo visitato, i parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione ossigeno) erano stabili e non patologici mentre l'auscultazione del torace indicava un polmone forse patologico. Il primario prescriveva una radiografia al torace in due proiezioni e, eseguiti un elettrocardiogramma e gli esami, l'uomo veniva avviato in radiologia mentre si allertava lo specialista pneumologo per eventuale la consulenza. Tornato il paziente dalla Radiologia, in attesa del referto, gli venivano prescritti fluidi per reidratarlo e antipiretici e veniva sistemato su una lettiga accanto ad un erogatore di ossigeno al 50% con maschera di Venturi. Lo pneumologo, sceso in reparto, intorno alle 12, comunicava al primario che dagli esami radiografici risultava qualcosa di patologico e lo informava che era stata richiesta una Tac del torace, mentre il rilevatore multi parametrico che era stato inserito al paziente per controllare il suo stato in maniera continuativa indicava parametri stabili ed una saturazione di ossigeno del 94%. La Tac, effettuata intorno alle 13. 30 riscontrava una grave patologia bronchiolitica diffusa a tutto il polmone e una polmonite basale destra e, quindi, il paziente veniva avviato al ricovero in Pneumologia, stazionando al Pronto soccorso fino alle 17 quando il posto nel reparto si è liberato, con una terapia antipiretica, i fluidi, la terapia prescritta dallo pneumologo e con parametri segnati dal multi parametrico come stabili. Lo pneumologo aveva anche effettuato una emogasanalisi, al mattino, che mostrava una ipossia migliorata poi con la somministrazione dell'ossigeno. Intorno alle 17.30, liberatosi il posto letto, il paziente è stato trasferito Pneumatologia dove, verso le 19, è entrato in shock venendo intubato ma, alle 19.30 circa, è deceduto". La Direzione dell'ospedale sottolinea che, durante gli eventi riferiti, la figlia dg Giacalone "ha aggredito prima verbalmente e con ingiurie diversi sanitari e, fisicamente, la anestesista che ha presentato denuncia per aggressione e maltrattamenti, mentre altri sanitari preannunciano querela per diffamazione e diffamazione a mezzo stampa. Ben nove tra medici e personale del comparto - conclude la nota - hanno assistito il paziente durante il ricovero con professionalità, rimanendo sereni nonostante i comportamenti dei familiari".

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