Perdura emergenza idrica a Paceco

La denuncia del consigliere Ricciardi

A Paceco esiste una emergenza idrica e sanitaria causata da una carente erogazione della risorsa idrica e una carente qualità della stessa acqua potabile destinata ai cittadini del comune. Lo sostiene  Ricciardi Salvatore, conigliere comunale del  Gruppo Misto che n una nota inviata anche alla autorità sanitarie del territorio rileva di essere  giornalmente “contattato da diversi cittadini di Paceco per lamentare irregolarità del servizio idrico con la carente distribuzione di acqua potabile e la probabile mancanza degli standard qualitativi dell’acqua destinata al consumo umano”. Vano il suo aver “ in più occasioni richiesto di verificare il rispetto della conformità dell'acqua ai requisiti previsti dalla legge al fine di attuare gli eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica” e che “ il sistema e l’organizzazione di distribuzione dell’acqua è carente in quanto gli orari di apertura e chiusura adottati e gli ultimi accorpamenti delle zone di approvvigionamento in cui è suddiviso il territorio hanno peggiorato il rifornimento idrico delle utenze, causando notevole riduzione del prelievo di acqua”.  Alla luce delle precedenti considerazioni Ricciardi  chiede “  opportuni controlli a verificare il rispetto della conformità dell'acqua ai requisiti previsti dalla legge in modo tale da scongiurare potenziali pericoli per la salute umana dei cittadini di Paceco e si adoperino a rimodulare l’organizzazione di distribuzione dell’acqua con appropriati orari e definizione delle zone territoriali di approvvigionamento al fine di migliorare l’apporto idrico delle utenze finali, aumentando soprattutto a monte la portata di afflusso della risorsa idrica. Infine si adoperino a verificare se sussistono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza idrico nel territorio di Paceco”. Intanto, dopo un lungo periodo di stop e la continua risorsa delle famiglie alle autobotti, l’amministrazione comunale ha comunicato il ripristino, ogni cinque giorni,  della erogazione idrica in ognuna delle cinque zone in cui è diviso il paese.

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