Pericolo crolli, chiuso accesso pubblico al Borgo di Ummari
Il gruppo d'immobili rurali di proprietà del Comune di Trapani che sorge ad Ummari, tra i quali la chiesa, è stato chiuso alla fruizione pubblica. Tro...
Il gruppo d'immobili rurali di proprietà del Comune di Trapani che sorge ad Ummari, tra i quali la chiesa, è stato chiuso alla fruizione pubblica. Troppo alto il rischio di crolli. L'hanno disposto i tecnici del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco dopo un sopralluogo richiesto da Francesco Salone, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Consiglio comunale. «Duole essere giunti a questa determinazione - spiega il consigliere comunale - ma era ormai non più rinviabile prendere una decisione in questo senso. Il Borgo, dove già altri immobili erano interdetti, viveva un residuo di attività grazie alla chiesa che ospitava le lezioni di catechismo per i bambini della frazione. Ma il rischio accertato di possibili cedimenti strutturali era troppo elevato. Circostanza che, anche senza una specifica competenza tecnica, balza agli occhi e che avevo già messo nero su bianco in una nota ufficiale dopo un sopralluogo il 19 gennaio scorso» Al termine delle verifiche, presenti tra gli altri l'amministratore parrocchiale di Ummari, don Antonino Ruggirello, e un geometra della Protezione civile del Comune di Trapani, il presidente della Commissione Lavori Pubblici ha verbalizzato: la precarietà dell'arco di ingresso al Borgo con evidente pericolo per la pubblica incolumità ; la presenza di una lesione orizzontale lungo tutto il perimetro della chiesa e, soprattutto, nella parte portante dove carica il tetto. Inoltre, appare evidente, si legge nel verbale, «la presenza d'infiltrazioni d'acqua sul soffitto, al centro della sommità della navata». La sommità della struttura campanaria è inaccessibile da diversi anni e dal prospetto del torrino si sono già staccati diversi mattoni, sintomo di un possibile prossimo crollo. «Per la sicurezza pubblica il Borgo Livio Bassi è giusto sia chiuso, ma spero si possa presto intervenire - continua Salone -. Invito sin da ora il Comune di Trapani, che in questi anni non ha predisposto alcun tipo di intervento di recupero o conservazione, a immaginare un progetto per il suo riutilizzo, anche per ciò che rappresenta dal punto di vista storico e architettonico. Basta fare una verifica su qualsiasi motore di ricerca per comprenderne l'alta valenza culturale e la potenzialità di questo come di tutti i borghi rurali costruiti tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso». «Tre anni fa - ricorda il presidente della Commissione Lavori pubblici - gli abitanti di Ummari inviarono una richiesta al sindaco Damiano perché il Borgo fosse recuperato e fosse intitolato alla memoria di don Michele Di Stefano, ultimo parroco a vivere nella canonica della chiesa, ucciso la notte del 26 febbraio 2013. Proprio don Michele, anche attraverso la sua solitaria presenza nella struttura, fu tra gli strenui sostenitori della necessità di recupero architettonico e del nuovo utilizzo delle case di Borgo Livio Bassi. Per onorare quella memoria la chiesa fu riaperta al culto e a maggior ragione oggi, per perpetuare quella memoria ritengo indispensabile intervenire».
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