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Perquisita la "Vos Hestia", nave di "Save the Children" impegnata nel soccorso ai migranti - Trapani Oggi

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Perquisita la "Vos Hestia", nave di "Save the Children" impegnata nel soccorso ai migranti

23 Ottobre 2017 19:12, di Ornella Fulco
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Gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Trapani e del Nucleo Speciale d’intervento del Coman...

Gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Trapani e del Nucleo Speciale d’intervento del Comando generale della Guardia Costiera hanno effettuato una perquisizione - in esecuzione del provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani – a bordo della nave "Vos Hestia", utilizzata dall'ong "Save the Children" per il recupero di migranti al largo delle coste libiche. La nave è ormeggiata al porto di Catania. Il provvedimento è firmato dal procuratore della Repubblica di Trapani, Alfredo Morvillo, e dai sostituti Tarondo e Sgarrella, titolari dell’inchiesta. Secondo la Procura trapanese ci sarebbe motivo fondato di credere che a bordo possano trovarsi documenti, contatti e materiale informatico utili nell'ambito dell'inchiesta che ipotizza il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’iniziativa di stamane segue al sequestro, disposto lo scorso 3 agosto, della nave "Juventa" della ong tedesca "Jugend Rettet", per la quale i magistrati trapanesi ipotizzano lo stesso tipo di reato. I poliziotti dello Sco e della Squadra Mobile di Trapani hanno sequestrato alcuni computer e altro materiale tecnico mentre il comandante della "Vos Hestia", Marco Amato, era già finito sotto indagine per avere omesso di comunicare all’autorità giudiziaria che, in un’occasione, a degli immigrati presi a bordo fu sequestrato un ingente quantitativo di droga che, per ordine dello stesso comandante, fu gettato in mare. In un comunicato "Save the Children" ha chiarito che "come pianificato, sospende le operazioni in mare data la riduzione dei flussi" e sottolineato che "l'operazione di oggi da parte delle Autorità competenti a bordo della nave è relativa ad una ricerca di materiali per reati che, allo stato attuale, non riguardano Save the Children. Infatti, come si evince dallo stesso decreto di perquisizione, la documentazione oggetto di ricerca è relativa a presunte condotte illecite commesse da terze persone". Proprio dalla nave di "Save The Children" ha preso il via l'inchiesta trapanese perché da questa era partita la segnalazione ad opera di addetti alla sicurezza secondo cui alcune organizzazioni non governative, impegnate nelle attività di recupero dei migranti, avrebbero avuto comportamenti anomali. Sempre sulla "Vos Hestia" si era imbarcato sotto copertura un agente dello Sco che, per 40 giorni, ha filmato e fotografato le fasi dei soccorsi in mare della "Juventa" e della stessa "Vos Hestia". Il materiale è stato acquisito dalla Procura di Trapani che ha anche sentito gli addetti alla sicurezza che hanno confermato le loro accuse. Sia la ong tedesca sia "Save The Children" hanno respinto l’accusa di avere favorito l’immigrazione clandestina sostenendo che i loro interventi sono sempre stati effettuati con il coordinati dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera Italiana. Le ong sono state anche accusate di avere permesso agli scafisti di recuperare le imbarcazioni sulle quali viaggiavano i migranti ma si sono giustificate affermando che molti di questi "engine fishers" erano armati e che alcuni pescherecci, battenti bandiera libica, seguivano i trasbordi nell’attesa di recuperare i gommoni o le barche utilizzate per il trasporto.

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