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Piacenza: carabinieri infedeli condanne fino a 12 anni. Per il salemitano Spagnolo la pena più bassa - Trapani Oggi

Salemi | Cronaca

Piacenza: carabinieri infedeli condanne fino a 12 anni. Per il salemitano Spagnolo la pena più bassa

02 Luglio 2021 08:26, di Redazione
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La più alta per l'appuntato Giuseppe Montella 12 anni

A meno di un anno dalle manette e dal sequestro della caserma Levante - prima volta in Italia - arriva il verdetto nei confronti di chi con comportamenti di "eccezionale gravità ha offeso i carabinieri che lavorano in silenzio e con spirito servizio", le parole usate dal procuratore capo nella requisitoria dello scorso aprile. Nell'aula di Piacenza Expo, trasformata in tribunale per rispettare le norme anti Covid, davanti al gup Fiammetta Modica, era stato il pm Antonio Colonna a ricostruire "il sistema Levante" e a spiegare le responsabilità di tutti gli imputati "accecati dall'arroganza di chi si crede al di sopra delle regole", capaci di tenere in piedi un sistema parallelo fatto di menzogne, di sequestri di droga rivenduta attraverso pusher di fiducia, di arresti 'architettati' per aumentare le statistiche, di pestaggi con modalità tali da configurare la tortura. Traspare il disprezzo nell'elencare i presunti illeciti commessi dai cinque carabinieri che hanno scelto l'abbreviato - consente lo sconto di un terzo della pena - per difendersi da una sfilza di reati che spaziano dallo spaccio di droga al peculato, dal falso alle lesioni e alla tortura.

"C'è gente che indossa la divisa con onore e per questo leggere questi fatti è motivo di umiliazione e vergogna. Dedico il mio intervento a queste donne e a questi uomini valorosi", uno dei passaggi dell'intervento davanti alle parti civili, tra cui alcune associazioni di carabinieri. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni. Arma: "Non ci saranno sconti per nessuno" In relazione alla sentenza di condanna di primo grado emessa oggi dal Tribunale di Piacenza nei confronti dei militari già effettivi alla Stazione di Piacenza Levante, l'Arma dei Carabinieri - "esprime ancora una volta il proprio dolore su una vicenda molto grave poiché è inaccettabile che i carabinieri possano tenere comportamenti inaccettabili e di gravità inaudita e ledere gli interessi dei cittadini". "Con responsabilità accertata, - prosegue il comunicato dell'Arma - non ci saranno sconti per nessuno. Chi sbaglia pagherà oltre che sul piano penale, anche su quello civile (anche con risarcimento dei danni economici) e disciplinare". "Tutti i militari a giudizio, a suo tempo, furono immediatamente sospesi dal servizio e altri più gravi provvedimenti - sottolinea la nota dell'Arma - saranno adottati se ci sarà sentenza definitiva di condanna. L'Arma, nel procedimento in corso, si è costituita parte civile, per rispetto dei cittadini e degli oltre 100 mila carabinieri che ogni giorno lavorano con sacrificio e rischio personale al fianco degli italiani".

"A seguito dei fatti di Piacenza, l'Arma nel rispetto del principio di trasparenza istituzionale, ha fortemente potenziato l'azione di comando a tutti i livelli gerarchici e ha adottato più moderne modalità per accrescere l'efficacia dei controlli. Inoltre è stata costituita una struttura con compiti di audit, per rafforzare la costante attività di verifica sul funzionamento dei reparti sino a livello stazione e sono state adottate ulteriori iniziative per la formazione del personale", conclude il comunicato. -

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