Poliziotte in servizio nei reparti maschili del carcere, protesta la UilPa Polizia Penitenziaria

Il segretario regionale, Gioacchino Veneziano, lamenta l'inosservanza della normativa vigente

"Ancora una volta registriamo atteggiamenti che vanno fuori dalle normative presso il carcere di Trapani e, francamente, siamo stanchi di assistere agli arbitrii che violano le normali e corrette relazioni”. Così il segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, Gioacchino Veneziano, interviene sull'impiego del personale femminile della Polizia Penitenziaria, in servizio alla Casa Circondariale "Pietro Cerulli", nei reparti di detenzione maschili.
A causa delle cattive condizioni strutturali, il reparto del carcere trapanese destinato alle detenute è stato chiuso nel 2015. 
"La questione - prosegue l'esponente sindacale - è ampiamente chiarita nella legge di riforma della Polizia Penitenziaria, e cioè la 395/90, e ribadita anche in successive circolari ministeriali. Abbiamo consegnato al Direttore, Renato Persico, una risposta ad un quesito appositamente prodotto dalla Uil per una questione analoga accaduta in un altro Istituto e la risposta del Provveditore regionale, Gianfranco De Gesu, integrata da una nota ministeriale della Direzione generale del Personale di Roma è stata chiara: nelle sezioni dove sono rinchiusi detenuti maschi le poliziotte non possono prestare servizio".  
Secondo Veneziano "la Uil e tutte le altre rappresentanze sindacali erano state rassicurate che le decisioni sarebbero state prese dopo un'apposita interrogazione da avanzare agli organismi superiori ma si è continuato, senza informare nessuno, ad impegnare il personale femminile di Polizia Penitenziaria nelle sezioni  dove sono rinchiusi detenuti. Il Capo del Dipartimento Francesco Basentini e i vertici Ministeriali - conclude - saranno informati di questa pesante violazione di legge".  

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