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Poliziotte nei reparti di detenzione maschili, la Direzione: "Decisione nel rispetto delle regole" - Trapani Oggi

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Poliziotte nei reparti di detenzione maschili, la Direzione: "Decisione nel rispetto delle regole"

14 Ottobre 2018 08:45, di Ornella Fulco
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L'impiego del personale femminile è stato concordato con la maggioranza dei sindacati e secondo legge

In relazione alla nota della UilPa Polizia Penitenziaria, a firma del segretario regionale Gioacchino Veneziano, che lamentava l'impiego di personale femminile di Polizia Penitenziaria nei reparti di reclusione maschili, interviene la Direzione della Casa Circondariale "Pietro Cerulli" di Trapani per fare chiarezza sui ruoli e sull’impiego di tale personale all’interno dell’Istituto.
"La Legge 395/90 istitutiva del Corpo di Polizia Penitenziaria - si legge nella nota diffusa alla stampa - recita all’art.6 comma 2: il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria da adibire a servizi d’Istituto all’interno delle sezioni deve essere dello stesso sesso dei detenuti o internati ivi ristretti. Per sezione detentiva il legislatore dell’epoca intendeva materialmente il luogo dove sono ristretti i detenuti e dove è previsto il posto di servizio di vigilanza e osservazione. Visto l’aumento esponenziale del personale femminile a causa dei recenti trasferimenti (che si attesta al 12% del personale presente) e la  carenza di personale maschile (nota anche alla Uil) la Direzione della Casa Circondariale di Trapani si è posta il problema del suo impiego, proponendo alle sigle sindacali una serie di luoghi dove le poliziottie potessero prestare il servizio oltre alle portinerie".
Alla contrattazione hanno partecipato, oltre alla Uil Pa Polizia Penitenziaria  (che rappresenta poco più del 14% degli iscritti su scala nazionale), il Sappe, l’Osapp, il Sinappe e la Cisl che, uniti al tavolo delle trattative (separato dalla Uil che tratta insieme al Cnpp), rappresentano quasi il 70% degli iscritti, quindi la maggioranza. "Tali sindacati - prosegue la nota della Direzione della Casa Circondariale di Trapani -  hanno concordato con la proposta di far prestare servizio alle poliziotte anche presso la "sala regia" e all’ingresso di un reparto detentivo".
Nella nota si ricorda anche che "il segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria, non concordando, presentò un documento: una circolare del 30 agosto del 1996 sull’impiego di personale femminile che individuava alcuni posti di servizio dove impiegarlo prevalentemente senza però - si sottolinea dalla Direzione del carcere trapanese - che tale elencazione di posti comprima le altre numerose possibilità di vicendevole impiego di personale. Infatti, ad esempio, la lista non elencava il Nucleo traduzioni e piantonamenti, perché all’epoca non ancora previsto, dove oggi prestano servizio in tutta Italia le donne della Polizia Penitenziaria, con una movimentazione prevalentemente di detenuti di sesso maschile, senza che questo scandalizzi il segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria". La lista dei posti non elencava neppure i piantonamenti in ospedale, dove sia donne che uomini prestano regolarmente servizio.
Nonostante ciò, prima di utilizzare il personale femminile in altri luoghi del carcere, la Direzione ha scritto al Provveditorato dell'Amministrazione Penitenziaria di Palermo che, con nota  n.71328- P/I dello scorso 1 ottobre, ha risposto - facendo riferimento alla richiesta inoltrata lo scorso 18 settembre - che spettava al direttore dell’Istituto e al comandante di reparto definire e disporre l’impiego del personale di Polizia Penitenziaria "nel doveroso rispetto di normativa e direttive vigenti e in attuazione dell'art.6 comma 2 della legge istitutiva del Corpo".
Nonostante la maggioranza sindacale avesse approvato l’operato dei vertici del "Pietro Cerulli", il direttore Persico ha ritenuto opportuno, nelle more dell’impiego delle poliziotte nei nuovi posti di servizio proposti, inviare un ulteriore quesito al provveditore Gianfranco De Gesu per dirimere definitivamente la questione e per il quale si è in attesa di risposta.
"Il fatto che il segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria - conclude la nota della Casa Circondariale di Trapani - nonostante la rappresentanza minoritaria al tavolo delle trattative abbia deciso di interessare tutto il mondo giornalistico di tale 'presunto' abuso e violazione di legge, ci può solo rammaricare, vista la correttezza che ci contraddistingue nei rapporti sindacali con tutte le sigle. Se poi il segretario della Uil Pa Polizia Penitenziaria vuole disquisire sulla differenza tra un reparto (che può contenere più sezioni detentive) o una sezione - come si chiamavano i reparti una volta - o se un ingresso di un reparto, posto a debita distanza dalle sezioni detentive, sia contestualizzato all’interno della struttura e pertanto significhi sezione, o se una 'sala regia', posta all’interno di un reparto e in un posto ove i detenuti sono solo di passaggio in quanto le sezioni sono ai piani superiori, se ne può discutere in maniera civile, in attesa della risposta dei superiori uffici ma approfittare del mese di ottobre (notoriamente mese dell’anno in cui si raccolgono le tessere sindacali) per fare l’ennesima campagna sindacale contro la Direzione risulta offensivo per chi ha fatto della correttezza e della trasparenza il proprio stile di conduzione di un Istituto complesso come il Pietro Cerulli”.

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