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Castellammare del Golfo | Attualità

Porto, la Regione avvia procedure per affidamento progetto di messa in sicurezza dei lavori

07 Marzo 2019 11:31, di Redazione
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Il cantiere è fermo dal 2010

Avviate dall’Assessorato regionale alle Infrastrutture le procedure per affidare il progetto che prevede la salvaguardia delle opere realizzate con il primo stralcio di lavori di messa in sicurezza del porto fermo da nove anni. Si tratta di lavori per tre milioni di euro. Lo rende noto il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Rizzo che commenta: "Dall'insediamento abbiamo ottenuto massima disponibilità e collaborazione dalla Regione, Ente gestore dell’appalto, in particolare dall'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, che si è subito mostrato disponibile ad individuare una soluzione per la ripresa dei lavori fermi da troppi anni. Più incontri operativi, una nostra anticipazione alla Regione per una consulenza e, nel corso di un recente sopralluogo abbiamo evidenziato l’urgenza della messa in sicurezza dell’esistente e la necessaria successiva ripresa dei lavori poiché quanto realizzato potrebbe essere ulteriormente danneggiato dalle mareggiate fino ad arrivare alla necessità di rifare tutto ex novo; senza contare - prosegue il sindaco - che i lavori in corso del secondo lotto potrebbero avere la stessa sorte se non si interviene con la massima velocità. I tecnici regionali hanno constatato quanto da noi più volte sottolineato. Ci auguriamo che non si verifichino altri ostacoli e vicissitudini burocratiche e giudiziarie in modo che, dopo le opere di salvaguardia, si possa procedere con la ripresa del completamento del primo stralcio di lavori, come da disponibilità dell’Assessorato regionale, per avere finalmente il porto che la nostra città attende da troppo tempo".

I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati con oltre 24 milioni di euro e nel 2010 e sono stati fermati per il sequestro del cantiere con l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. La Procura della Repubblica, nel 2013, ha disposto il dissequestro e la restituzione delle aree ma i lavori non sono mai ripresi per una serie di problemi burocratici. Per il primo stralcio di lavori si è resa poi necessaria una perizia di variante poiché, dopo anni dal fermo, parte di quanto già realizzato è risultato danneggiato. I lavori del secondo stralcio, finanziati con 15 milioni e 500 mila euro, sono stati avviati il 3 aprile 2018: sono al momento in corso e la data  prevista per l’ultimazione è il 14 febbraio 2020. 

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