Prelios Agency curerà le procedure di vendita di due villaggi ex Valtur di Favignana e Capo Rizzuto,
La società è stata incaricata in esclusiva dal tribunale di Trapani della commercializzazione di questo portafoglio
Sarà Prelios Agency che curerà le procedure di vendita di due villaggi ex Valtur di Favignana e Capo Rizzuto, per un totale di circa 700 camere, e di un terreno in località Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, sul quale era previsto lo sviluppo di un nuovo villaggio. La società del gruppo Prelios specializzata nell’advisory e nella consulenza immobiliare è stata incaricata in esclusiva dal tribunale di Trapani della commercializzazione di questo portafoglio di proprietà della Valtur s.p.a. attualmente in amministrazione giudiziaria. I due resort non sono operativi dalla seconda metà del 2018. “La commercializzazione degli immobili e del terreno si inserisce nella più ampia attività di valorizzazione degli asset del gruppo Valtur, nell’ambito della procedura di amministrazione giudiziaria – dice il director capital market di Prelios Agency, Nicola Giorgini -. Si tratta di un’opportunità particolarmente interessante per il settore alberghiero in due regioni a forte vocazione turistica come la Sicilia e la Calabria, considerato il significativo valore che il rilancio delle strutture apporterebbe alle economie locali”. Prelios Agency si avvale del supporto di EY per le attività tecniche e di promozione dell’iniziativa. Nel novembre 2018, agli eredi di Carmelo Patti, cavaliere del lavoro e padrone della Valtur, di Castelvetrano, morto nel 2016 ad 81 anni, fu bloccato un tesoro stimato in un miliardo e mezzo di euro, secondo «stime prudenti» della Dia. Nel provvedimento della sezione misure di prevenzione di Trapani, chiesto dalla Dda di Palermo, finirono tre villaggi turistici, una ventina di società (tra cui ciò che restava della Valtur, da anni in amministrazione straordinaria), oltre 200 immobili tra case, ville e magazzini, in Italia, in Marocco, Tunisia e Costa d'Avorio, dove c'erano alcune strutture turistiche. E poi 43 milioni di euro in contanti, trovati dalla Dia sui conti correnti delle società e della famiglia, un veliero di 21 metri della Valtur e 400 ettari di terreno in riva al mare nella zona di Campobello, dove anni fa doveva sorgere un'altra mega struttura. Una decisione adottata perchè i poderosi investimenti di Patti spesso sarebbero stati del tutto «sperequati» rispetto ai suoi redditi, facendo ipotizzare una massa considerevole di capitali illeciti provenienti in parte dall'evasione fiscale. Ma anche da altro. La nascita di Patti a Castelvetrano fa subito pensare all'irraggiungibile Matteo Messina Denaro, e per l'accusa i rapporti tra i due ci sarebbero stati, mediati dal commercialista di Patti: Michele Alagna.
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