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Presto un Centro informazione Disabili

02 Luglio 2014 15:12, di Niki Mazzara
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Nel corso di un convegno tenutosi al Complesso Monumentale San Pietro sul tema “Come migliorare i servizi ai soggetti disabili?” è stato deciso di apr...

Nel corso di un convegno tenutosi al Complesso Monumentale San Pietro sul tema “Come migliorare i servizi ai soggetti disabili?” è stato deciso di aprire in tempi brevi un Centro informazioni sulla Disabilità nel territorio. A relazionare sulle attività svolte Maria De Vita e Gildo La Barbera del Consorzio e Giuseppe Volpe di Eures Group. Presente anche l'assessore alle politiche sociali Antonella Genna, che ha sottolineato l'importanza di un lavoro tecnico e scientifico come questo, solo se accompagnato ad un dialogo e ad una sinergia fra famiglie, operatori del settore e istituzioni. Dai dati raccolti, risolta che su oltre 600 soggetti, a Marsala gli uomini disabili sono di più delle donne (54% a fronte del 46%); sono prevalentemente popolate le zone periferiche (60% periferia, 34% area urbana); la maggior percentuale di disabilità si registra per gli over 65 (47%) ma un'alta percentuale si attesta anche nella fascia d'età 6-14 anni (22%). Il 39% dei disabili lo sono dalla nascita, mentre per il 59% la disabilità è post natale e solo nel 2% dei casi è temporanea. Per quanto riguarda la suddivisione per tipo di disabilità nel 52% degli uomini è psichica (45% fisica – motoria, 3% sensoriale); nelle donne al 56% è fisica – motoria, nel 42% è psichica e nel 2% della popolazione è sensoriale. Solo il 5% delle persone affette da disabilità ha un occupazione, mentre il 95% non lavora. Dati significativi anche per ciò che concerne l'accessibilità: nel caso della disabilità fisico – motoria il 17% delle strutture non risulta accessibile, il 19% è accessibile solo con accompagnatore, nel 21% delle strutture l'accompagnatore è consigliato, il 23% sono accessibili con assistenza e solo il 20% delle strutture sono accessibili in autonomia. Per quanto riguarda la disabilità sensoriale i dati sono leggermente più incoraggianti: 31% accessibilità in autonomia, 24% con assistenza, nel 24% dei casi è consigliabile l'accompagnatore, nel 12% l'accompagnatore è necessario e nell'1% dei casi non vi è accessibilità. Numeri e percentuali che lanciano un allarme raccolto dagli operatori sociali. “Dobbiamo superare ogni barriera culturale e mettere a disposizione la nostra competenza per il territorio – afferma Maria De Vita – solo il 5% dei disabili, fa parte di un associazione di mutuo aiuto, un dato preoccupante, che ci spinge a cercare nuovi metodi e soluzioni per arrivare a chi è in difficoltà e cercare di migliorare la loro qualità di vita”. Durante il dibattito sono emersi i bisogni della popolazione con disabilità che vanno dalla necessità di un miglioramento dei trasporti, l'importanza di creare un dialogo e una rete fra le varie associazioni, un maggior dialogo con le istituzioni che dovrebbero concedere più sedi per le attività rivolte ai disabili, la necessità di servizi ricreativi, ecc..

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