Presunto pestaggio al Cie, presentato esposto alla Procura

La Procura della Repubblica indaga sul presunto pestaggio, ad opera di agenti di Polizia, di un immigrato di origine tunisina di 30 anni, attualmente ...

La Procura della Repubblica indaga sul presunto pestaggio, ad opera di agenti di Polizia, di un immigrato di origine tunisina di 30 anni, attualmente trattenuto presso il Centro di identificazione ed espulsione di Milo. Secondo l'esposto presentato dall'avvocato Giuseppe Buscaino, legale dell'uomo, questo sarebbe stato colpito con calci e pugni da un poliziotto durante il trasferimento dall'ospedale, dove era stato condotto per effettuare una visita odontoiatrica, al centro e poi percosso da un altro agente con un manganello sul piazzale del parcheggio del Cie. La versione dell'extracomunitario è contraddetta da quella fornita da alcuni testimoni i quali hanno riferito che che, durante la visita al Sant'Antonio Abate l'immigrato avrebbe tentato la fuga, chiedendo più volte di poter andare al bagno e dando in escandescenze quando questo gli è stato negato. A questo punto, sempre secondo le testimonianze, il tunisino sarebbe stato bloccato, non senza difficoltà da parte dei poliziotti - da qui le escoriazioni al volto riportate - ammanettato e condotto in ambulanza dove avrebbe dato un calcio ad uno dei paramedici. A quel punto sarebbe stato trasferito sull'auto della Polizia. Successivamente, una volta giunti a Milo, l'uomo avrebbe anche sferrato una testata contro uno dei poliziotti presenti all'interno della garitta che, per reazione, lo avrebbe colpito con il manganello. Il legale del giovane ha chiesto di acquisire i filmati girati dal sistema di videosorveglianza del Cie. Gli ospiti del centro hanno protestato contro l'accaduto con due giorni di sciopero della fame. All'Autorità giudiziaria, adesso, il compito di chiarire la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità da parte dei poliziotti.

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