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Processo Altamirano, disposte perizie farmacologiche e tossicologiche - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

Processo Altamirano, disposte perizie farmacologiche e tossicologiche

08 Giugno 2016 18:24, di Ornella Fulco
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Avranno 90 giorni di tempo i periti, nominati dalla Corte di Assise di Trapani, per presentare i risultati della perizia farmacologica e tossicologica...

Avranno 90 giorni di tempo i periti, nominati dalla Corte di Assise di Trapani, per presentare i risultati della perizia farmacologica e tossicologica disposta dai giudici nell'ambito del processo contro Aminta Altamirano Guerrero, la 34 messicana accusata di aver ucciso il figlioletto Lorenz di 5 anni nel luglio del 2014 ad Alcamo. Gli esperti dovranno verificare l'eventuale assunzione da parte dell'imputata e del piccolo Lorenz di acido valproico (contenuto nel Depakin prescritto dai medici alla donna che era in cura per depressione) attraverso l'analisi, dove ancora possibile, dei reperti biologici acquisiti agli atti del processo, precisando la concentrazione e la quantità della sostanza, se presente; i periti dovranno anche riscontrare la quantità di amitriptilina (contenuta nel Laroxyl, altro farmaco prescritto ad Aminta Altamirano Guerrero) e dal bambino "tenendo conto della quantità rinvenuta nei reperti biologici previa analisi, ove ancora possibile, dei rispettivi reperti biologici". Gli esperti sono chiamati dalla Corte a rispondere anche su quale sia la dose mortale di amitriptilina per un bambino con le caratteristiche fisiche di Lorenz Renda "precisando se un quantitativo compreso tra 80 e 100 gocce di Laroxyl sia sufficiente a raggiungere la soglia letale". In ultimo, i periti dovranno anche indicare quali sono gli effetti dell'associazione tra i due principi attivi del Laroxyl e del Depakin. La Corte ha disposto, inoltre, la traduzione dallo Spagnolo all'Italiano dei testi scritti su un quaderno e due agende appartenenti all'imputata e sequestrati a suo tempo dagli uomini del Commissariato di Polizia di Alcamo, e la trascrizione dei dialoghi contenuti in un'audiocassetta facente parte anch'essa del materiale trovato nell'abitazione di via Amendola che la donna divideva con il figlioletto. E' stata anche disposta, presso l'Asp di Trapani, l'acquisizione di tutte le ricette rilasciate ad Aminta Altamirano Guerrero per l'acquisto di Laroxyl e, presso tutte le farmacie di Alcamo, degli scontrini fiscali, in cui compaia il codice fiscale dell'imputata, relativi all'acquisto di Laroxyl nel periodo compreso tra giugno e luglio 2014. Nel corso dell'udienza di oggi è stato ascoltato Nicolò Renda, marito di Morena Asta, una amica di Aminta Altamirano Guerrero. L'uomo, sentito sul punto, ha escluso di aver mai appreso da Calogero Manfrè - titolare della rivendita di vini dove Altamirano si recava per usare il computer - di intenzioni suicide da parte della messicana. I due, insieme a Morena Asta, si erano recati a parlare con Enzo Renda a cui riferirono dello stato di profondo disagio in cui Aminta Altamirano Guerrero e Lorenz vivevano da quando lui aveva interrotto il legame e si era trasferito a lavorare in Germania come pizzaiolo. In quell’occasione, tra l’altro, la donna era stata ricoverata, per un malore, all’ospedale di Trapani e il bambino era con lei senza che ci fosse nessuno ad occuparsene. Renda – raccontarono Asta e Manfrè nelle loro testimonianze davanti alla Corte – rispose che non si poteva avvicinare alla donna per via delle denunce che questa aveva presentato contro di lui e l’indomani ripartì per la Germania. Un nuova udienza del processo - utile per l'acquisizione di documentazione - è stata fissata per il prossimo 17 giugno e sarà certamente l'ultima prima della sospensione delle attività giudiziarie dato il lungo periodo di tempo concesso ai periti per rispondere ai quesiti della Corte.

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