Processo fiancheggiatori Messina Denaro: accolta eccezione di incompetenza
Accolta oggi, dal Tribunale di Marsala, presieduto da Gioacchino Natoli, l'eccezione di incompetenza territoriale avanzata dai difensori di cinque pre...
Accolta oggi, dal Tribunale di Marsala, presieduto da Gioacchino Natoli, l'eccezione di incompetenza territoriale avanzata dai difensori di cinque presunti fiancheggiatori del boss Matteo Messina Denaro, arrestati nel dicembre 2013 nell'ambito dell'operazione "Eden". Michele Mazzara, Francesco Spezia e Antonella Agosta, chiamati a rispondere di intestazione fittizia di beni, saranno giudicati dal Tribunale di Trapani, competente territorialmente. Altri due imputati, l'ingegnere Salvatore Torcivia, del Provveditorato per le Opere penitenziarie di Palermo, Giuseppe Pilato e lo stesso Spezia, limitatamente per il al reato di corruzione, definiranno, invece, la loro posizione dinanzi al tribunale di Palermo. Al Tribunale di Marsala resta il procedimento a carico di altri cinque imputati: Anna Patrizia Messina Denaro, sorella del boss castelvetranese, Francesco Guttadauro, nipote di Matteo Messina Denaro, Antonino Lo Sciuto, Vncenzo Torino e Girolama La Cascia. Il Tribunale si è anche pronunciato sulle richieste di costituzione di parte civile. Ammesse le associazioni antiracket di Marsala e Trapani, Confindustria, Libera ed il Centro Studi "Pio La Torre". Rigettata, invece, la richiesta della Federazione Antiracket italiana.
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