Trapani Oggi

Processo "Ruina", due condanne e tre assoluzioni - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

Processo "Ruina", due condanne e tre assoluzioni

31 Ottobre 2024 18:39, di Laura Spanò
visite 1153

Intanto la Cassazione conferma condanne per chi ha scelto rito abbreviato

Trapani - Chiuso con due condanne e tre assoluzioni il processo ordinario scaturito dall'operazione antimafia “Ruina”, che nel dicembre d2020 disarticolò la famiglia mafiosa di Calatafimi e portò in carcere colui il quale gli investigatori identificano come il reggente Nicolò Pidone.

Questo pomeriggio il Tribunale di Trapani – presidente giudice Troja, ha emesso la sentenza sui cinque imputati che avevano scelto il ritor ordinario. Per tutti il pm della Procura Dda di Palermo, la scorsa settimana aveva chiesto condanne per complessive a 78 anni di carcere. Oggi il Tribunale ha condannato solo due dei cinque imputati e a pena più basse di quelle chieste dall’accusa. I condannati sono stati Giuseppe Aceste a tredici anni (venti anni aveva chiesto il pm) e Giuseppe Fanara a dodici anni e sei mesi (la richiesta era stata di diciotto anni). Nei loro confronti il Tribunale non ha riconosciuto alcune aggravanti. Assolto l’ex presidente della Cantina Kaggera, Salvatore Barone (il pm aveva chiesto una condanna a sedici anni). Assolti anche Stefano Leo (per lui il pm aveva chiesto diciotto anni) e Leonardo Urso (contro di lui c’era una richiesta a sei anni).

Intanto la Cassazione ha parzialmente chiuso il capitolo processuale sul resto degli imputati che hanno scelto di essere giudicati col rito abbreviato. La Suprema Corte ha confermato la sentenza di appello pronunciata nell’ottobre 2023. Il riconosciuto reggente della cosca di Calatafimi, Nicolò Pidone, è stato condannato a sedici anni e quattro mesi, Rosario Tommaso Leo, boss di Vita, dieci anni e dieci mesi, quindi condanne definitive. Si deve ripetere invece il processo di appello per Gaetano Placenza, altro calatafimese, riguardante l’aggravante delle armi, e per Domenico Simone, per favoreggiamento. Dal processo di primo grado sono sparite invece le parti civili che si erano costituite, non essendo state presenti nell’udienza fissata per la discussione finale.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie