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Progetto Turismo Città Albergo

10 Novembre 2009 23:55, di Niki Mazzara
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Alcamo, 10 novembre 2009 - Il Circolo “Un’Altra Storia” di  Alcamo lancia il Progetto Turismo Città Albergo. In un comunicato, il presidente del Circo...

Alcamo, 10 novembre 2009 - Il Circolo “Un’Altra Storia” di  Alcamo lancia il Progetto Turismo Città Albergo. In un comunicato, il presidente del Circolo Vito Pipitone, scrive: “Alcamo è inserita in un territorio notevole sotto molti gli aspetti. Il nostro clima e mite per almeno 8 mesi l’anno, i collegamenti autostradali sono gratuiti mentre in tanti altri posti hanno dei costi non indifferenti, i collegamenti aerei sono garantiti da due aeroporti a circa di mezz’ora di macchina e lo stesso vale per i collegamenti navali, tutto il territorio attorno ad Alcamo è ricchissimo di splendidi gioielli ambientali, monumentali, urbanistici, archeologici. Tutte queste caratteristiche che rendono unico il nostro territorio dovrebbero farne un formidabile polo turistico capace di attirare tanta gente italiana e straniera e quindi capace di creare ricchezza diffusa e tante occasioni di lavoro per i nostri giovani. Mancano però le cose essenziali per fare turismo: le strutture ricettive e gli spazi per creare tali strutture. D’altro canto il nostro territorio, per la sua storia fatta di mancanza di pianificazione urbanistica e di assenza di controllo, oggi si trova ad avere un edificato di molto superiore alle esigenze abitative dei suoi cittadini, pieno di costruzioni non abitate e molto spesso non rifinite che lo rendono molto brutto e che costituiscono un grosso onere economico per i proprietari che devono fare fronte a tutte le spese e le tasse su fabbricati che non utilizzano. Questi fabbricati, -continua Pipitone- che oggi costituiscono un peso economico per le famiglie, possono essere trasformati nel tempo e in funzione delle prospettive di crescita turistica, in strutture alberghiere diffuse sul territorio. Compito di questa iniziativa è quello di: 1.  Studiare quali percorsi occorre seguire per arrivare ad un vasto e duraturo sviluppo turistico sul nostro territorio; 2. Sensibilizzare gli operatori turistici a trovare una forma associativa in modo da costituire un unico soggetto capace di gestire il turismo sul territorio; 3. Coinvolgere altri operatori del settore turistico come le ditte di autotrasporti, le agenzie turistiche, le ditte proprietarie di ristoranti, bar, pizzerie ecc. 4.  Coinvolgere i proprietari di costruzioni non utilizzate per i loro usi personali; 5. Reperire tutte le fonti di finanziamento, a fondo perduto o in conto capitale, per reperire i capitali necessari alla realizzazione del progetto. 6. Sensibilizzare e spronare le pubbliche amministrazioni affinché provvedano a: · Semplificare tutti gli aspetti burocratici legati al cambio di destinazione d’uso degli edifici;·Istituire, o rivedere e rendere funzionale, il regolamento per la città albergo; · Dare dei significativi contributi per incentivare la trasformazione edilizia ad uso turistico; · Sponsorizzare adeguatamente l’iniziativa della città albergo. In questo modo: · Saranno recuperati tanti edifici oggi abbandonati; ·  Si avvierà una sana politica turistica che porterà ricchezza diffusa e posti di lavoro per i nostri giovani;·  Tutto il territorio diventerà più vivo, dinamico, vivibile e accogliente. · I riflessi sull’economia di tutto il territorio e la creazione di molti posti di lavoro per i nostri giovani saranno molto benefici per tutta la nostra collettività. Il progetto –conclude Pipitone - è ambizioso e mira a trasformare la nostra società ed economia. Ci rendiamo conto che andremo incontro a mille difficoltà causate dalla disorganizzazione e dissesto del territorio, dall’inerzia della politica, dalla mentalità della gente da sempre costretta a pensare in termini personalistici, dalla volontà di certi settori della società orientata a tenere sempre la gente in condizione di bisogno e quindi facilmente ricattabile e comprabile. Èproprio per combattere queste cose che andremo avanti nei nostri progetti di cui questo è il primo”.

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