Rapina ad un Tir, tra gli arrestati fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro

C'è il 49enne partannese Domenico Scimonelli tra le tre persone arrestate stamane a Palermo in quanto ritenute responsabili della rapina avvenuta nell...

C'è il 49enne partannese Domenico Scimonelli tra le tre persone arrestate stamane a Palermo in quanto ritenute responsabili della rapina avvenuta nell'aprile del 2015 al porto Palermo ai danni di un Tir che trasportava un carico di pesce congelato del valore di circa 100 mila euro. Secondo gli inquirenti era destinato ad un imprenditore della grande distribuzione del Trapanese, presunto fiancheggiatore del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il provvedimento ha riguardato anche il 48enne Vincenzo Napoli e il 53enne Bartolomeo Anzalone. A Scimonelli il provvedimento è stato notificato in carcere dove è detenuto dopo essere rimasto coinvolto nell'operazione "Ermes" dell'agosto 2015. Nato in Svizzera, a Locarno, ma residente a Partanna, Scimonelli è considerato il principale anello di comunicazione e braccio finanziario del boss latitante Matteo Messina Denaro. L'uomo è accusato anche di essere il mandante dell'uccisione - avvenuta davanti ad un bar nel maggio del 2009 - di Salvatore Lombardo, un pregiudicato di Partanna, come punizione per aver rubato un camion di merce del suo supermercato. Per Napoli, Anzalone e lo stesso Scimonelli l'accusa è di rapina e sequestro di persona. Le indagini del Gico del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione degli uomini delle Squadre Mobili di Palermo e Trapani, sotto il coordinamento della Dda, hanno ricostruito l’intera vicenda. Due dei rapinatori, dopo aver immobilizzato e picchiato il conducente del Tir, lo avevano legato, imbavagliato e incappucciato, dirigendosi poi in autostrada verso Trapani. Incappati in un posto di controllo delle forze di polizia a Balestrate avevano abbandonato il mezzo e si erano dati alla fuga nelle campagne adiacenti l’autostrada. L'autista venne trovato chiuso nella cabina del Tir e il carico fu recuperato. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Anzalone e Napoli, pluri-pregiudicati e con precedenti per rapina, sarebbero vicini ai clan mafiosi di Palermo.

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