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Rete oncologica provinciale, arriva finanziamento di 1 mln e 450mila euro

03 Gennaio 2017 15:10, di Ornella Fulco
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Ammonta ad 1 milione e 450 mila euro il finanziamento - del Piano sanitario nazionale 2014 - assegnato dall’Assessorato regionale alla Salute all’Azie...

Ammonta ad 1 milione e 450 mila euro il finanziamento - del Piano sanitario nazionale 2014 - assegnato dall’Assessorato regionale alla Salute all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, per lo “Sviluppo di reti assistenziali specifiche per patologie quali i tumori rari ed eredo-familiari, quelli della mammella (brest unit) e del fegato, le neoplasie ginecologiche e le pre-neoplasie cervico-uterine, per l’oncoematologia pediatrica e la neuroncologia”, nell’ambito della linea progettuale “Sviluppo della Rete oncologica della Sicilia”. Il finanziamento prevede l’acquisto di attrezzature e, in particolare, di una piattaforma elettrochirurgica, di una colonna laparoscopica per Ginecologia, di un angiografo per Radiologia interventistica, e dotazioni per Biologia molecolare e per la diagnostica delle neoplasie. Referenti aziendali del progetto sono Domenico Messina, capo del Dipartimento oncologico dell’Asp, e Filippo Zerilli, responsabile dell’unità operativa di Oncologia dell’ospedale "Sant'Antonio Abate" di Trapani. "Una parte delle somme - spiega il direttore generale dell'Asp, Fabrizio De Nicola - coprirà i costi per la convenzione che abbiamo attivato con il Civico di Palermo per il collaudo e l’attivazione dell’Unità operativa di Radioterapia all'ospedale di Mazara del Vallo, mentre è in corso quella con la clinica Villa Santa Teresa di Bagheria per l’attività a regime”. Per i tumori della mammella sono previsti screening, inquadramento diagnostico, stadiazione, terapia locoregionale, sistemica adiuvante; per la malattia metastatica ed eredo-familiare con il coordinamento di numerosi specialisti, presenti in ambito aziendale, che costituiranno uno o più Gruppi oncologici multidisciplinari aziendali per la discussione dei casi più complessi la cui gestione diagnostico-terapeutica esula dallo standard delle linee guida delle associazioni scientifiche. I componenti del Gom collaboreranno alla gestione del caso attraverso una cartella condivisa e comunicazioni attraverso posta elettronica certificata. L'Asp di Trapani ha già elaborato specifici percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali per le neoplasie mammarie, che potrà essere temporaneamente implementato ma che dovrà essere validato dalla Commissione per la Rete oncologica regionale. Attualmente, l'Asp di Trapani non dispone di tutte le professionalità richieste per la gestione del carcinoma del fegato, per cui i Gom, in una prima fase, dovranno necessariamente fare riferimento ad esperti e strutture esterni per l'esecuzione di specifiche attività diagnostico-terapeutiche. Per il trattamento locoregionale delle neoplasie del fegato (termoablazione e chemioablazione) è necessaria l’acquisizione di un angiografo per la radiologia interventistica. Le neoplasie ginecologiche e le lesioni preneoplastiche cervico-vaginali hanno percorsi diagnostico-terapeutici ampiamente standardizzati dalle società scientifiche (AIOM, FIGO, SICPV) e i Gruppi oncologici multidisciplinari per le neoplasie ginecologiche e le lesioni preneoplastiche cervico-vaginali faranno riferimento, nella loro attività, alle linee guida delle società scientifiche in attesa dei percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali elaborati dai gruppi di lavoro della Commissione per la Rete oncologica regionale. Lo specifico PDTA elaborato dall'Asp di Trapani per le neoplasie delle cervice uterina dovrà essere validato dalla Commissione per la Rete oncologica Regionale. Per il trattamento delle neoplasie ginecologiche e delle pre-malignanze della cervice uterina, l’Azienda sanitaria provinciale si avvarrà dell'acquisto della piattaforma elettrochirurgica e della colonna laparoscopica per Ginecologia. Per le patologie eredo-familiari ovariche si farà riferimento ai laboratori di Biologia molecolare certificati per la determinazione delle mutazioni BRCA 1 e 2. Per i tumori rari ed eredo-familiari, infine, si farà ricorso, dove contemplato dai percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali, di volta in volta, a specifiche Unità operative esistenti in ambito regionale siciliano, assicurando nelle strutture dell'Asp trapanese la diagnostica istologica e la caratterizzazione biomolecolare.

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