Revocato dall'amministrazione Tranchida il contributo al Green Valley Pop Fest

Dall'opposizione vengono chieste le dimissioni dell'assessore Barbara

Trapani - Quella del 2024 sarà ricordata davvero con una delle estati più calde, ma l'autunno e l'inverno a Trapani non saranno di meno. Tiene ancora banco infatti il concerto organizzato a Trapani lo scorso 4 agosto il "green valley pop fest" e per il quale l’amministrazione comunale aveva stabilito di stanziare, a 48 ore dall’evento e dopo il no di Atm che avrebbe dovuto erogare la somma dal proprio budget sponsorizzazioni, un contributo di 50mila euro.
La nuova puntata riguarda la decisione della giunta Tranchida è ritornata sui suoi passi sulla base del fatto che, come si legge nella delibera, gli organizzatori hanno ottenuto un contributo di 50mila euro dall’Ente Luglio Musicale che si era impegnato ad erogarlo qualora avesse ottenuto la somma dalla Regione Siciliana, cosa che poi è avvenuta.
“Oggi – scrivono i consiglieri di opposizione in una nota– l’ennesima presa in giro, nei confronti degli organizzatori e dei cittadini, ritirano i 50.000 euro cercando di intestarsi quelli provenienti dall’Assemblea Regionale Siciliana, tramite l’Ente Luglio Musicale, ringraziata in aula dalla voce dello stesso assessore Barbara. Questo episodio rischia di compromettere per sempre l’immagine e l’affidabilità del Comune i Trapani rispetto ai privati, illusi di ricevere un contributo per alleviare lo sforzo economico sostenuto e arricchire l’offerta artistica, salvo poi rimanere con un pugno di mosche. L’assessore Barbara, se avesse un briciolo di dignità politica – prosegue l’opposizione  – dovrebbe presentare seduta stante le sue immediate dimissioni, cosa che non possiamo dire per l’assessora D’Alì che, sin dal primo momento, prendeva le distanze. Registriamo, inoltre, un atto di codardia di Barbara: non presentarsi in giunta mettendo la faccia su questo ritiro, come a volersi giustificare per poter dire, magari, ai privati illusi che non è colpa sua ma la superiore ragion politica, gli ordini di Giacomo Tranchida e del Partito Democratico”.
 
 

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