Revocato il patrocinio al Roma Pride 2023

Decisione della regione Lazio

La Regione Lazio ha revocato il proprio patrocinio alla manifestazione "Roma Pride 2023". Nonostante la Giunta del Lazio abbia ribadito il proprio impegno sui diritti civili la firma istituzionale della Regione Lazio " non può , nè potrà mai , essere adoperata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali , con specifico riferimento alla pratica del cosidetto utero in affitto".
La decisione di revocare il patrocinio per il Roma Pride in programma il prossimo fine settimana è diventata improcrastinabile dopo aver preso coscienza dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell'evento dal titolo ' Queeresistenza', consultabile pubblicamente sul sito della kermesse.
"Tali affermazioni violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio accordato precedentemente in buona fede da parte della Regione capitolina". La senatrice Pd Cecilia D'Elia ha tuonato: " La revoca del patrocinio al Pride di Roma è un atto grave che rappresenta un passo indietro sul terreno dell'impegno dei diritti, della lotta ad ogni forma di discriminazione. Il Pride è da sempre il momento in cui la comunità lgbtq+ appare con tutto l'orgoglio delle sue battaglie per una piena cittadinanza, a cominciare dal doveroso riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno".
Per la consigliera regionale e vicepresidente della Commissione bilancio alla Pisana Emanuela Droghei " il centrodestra conferma la sua posizione irremovibile su inclusione e diritti. Affinchè si realizzi un buon governo bisogna avere il coraggio di intraprendere delle scelte e di scontentare qualcuno, anche all'interno del proprio gruppo politico, pur di fare la cosa giusta per tante cittadine e tanti cittadini che desiderano ardentemente di vedere riconosciuti i propri diritti".

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