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Calatafimi | Politica

Richiesta urgente di scioglimento per mafia del Comune di Calatafimi

31 Dicembre 2020 12:00, di Redazione
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Il senatore Mario Michele Giarrusso ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare per chiedere lo scioglimento per mafia d

Il senatore Mario Michele Giarrusso ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione parlamentare per chiedere lo scioglimento per mafia del Comune di Calatafimi Segesta. La richiesta arriva a poche settimane dall'operazione antimafia effettuata dalla Squadra Mobile di Trapani e che ha disarticolato la famiglia mafiosa locale e portato in carcere il capo mafia. Operazione che ha visto il coinvolgimento anche del sindaco Nino Accardo, raggiunto da un avviso di garanzia accusato di reato di corruzione elettorale e tentata estorsione, con l’aggravante di mafia.

Ecco il testo...

“A seguito dei fatti avvenuti a Calatafimi Segesta il 15 dicembre 2020, nell’ambito dell’operazione denominata “Ruina”, che hanno visto l’arresto di tredici mafiosi vicini al boss superlatitante Matteo Messina Denaro, di venti indagati e tra questi anche il Sindaco Accardo – scrive il Senatore Giarrusso – con l’ipotesi di accusa di reato di corruzione elettorale e tentata estorsione, con l’aggravante di mafia, in quanto dalle intercettazioni si parlerebbe di elargizione di somme di denaro, specie verso famiglie di soggetti con precedenti penali, e in stato di disagio economico ed a norma dell’articolo 143 del Testo unico sull’ordinamento degli enti locali, ho chiesto al Ministro dell’Interno Lamorgese mediante un’interrogazione lo scioglimento immediato del Comune di Calatafimi Segesta affidandone la gestione a una Commissione straordinaria. Calatafimi Segesta è un territorio che ha visto negli ultimi anni, due sindaci coinvolti in inchieste giudiziarie, e nel 2014, un sindaco arrestato per favoreggiamento. È necessario – concude – iniziare un percorso di ripristino dei principi di legalità all’interno dell’amministrazione comunale al fine di porre fine ai condizionamenti da parte di Cosa Nostra”.

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