Ricordato don Michele di Stefano. Mons. Fragnelli: "I semi della sua azione continuano a portare frutto"
Si è celebrata oggi pomeriggio, nella Chiesa “Gesù, Giuseppe e Maria” di Borgo Livio Bassi nella frazione trapanese di Ummari la messa in suffragio di...
Si è celebrata oggi pomeriggio, nella Chiesa “Gesù, Giuseppe e Maria” di Borgo Livio Bassi nella frazione trapanese di Ummari la messa in suffragio di don Michele Di Stefano alla quale hanno partecipato i suoi familiari e le comunità parrocchiali di Ummari e Fulgatore unite nella preghiera e nel ricordo del sacerdote a due anni dal suo assassinio avvenuto nella casa canonica adiacente alla chiesa. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo Fragnelli: “Il Vangelo di oggi ci ha ripetuto: chiedete e vi sarà dato. Cosa chiediamo noi questa sera? - ha detto nel corso dell'omelia - chiediamo la beatitudine eterna per il nostro fratello don Michele, chiediamo che i giovani comprendano la grande missione che un presbitero compie nella chiesa e nella società , chiediamo pace e coesione sociale insieme ad una rinnovata collaborazione tra tutte le Istituzioni per realizzare il bene comune". Fragnelli ha poi sottolineato come, a pochi giorni dal secondo anniversario dell’assassinio di don Michele, sia stato ammesso agli Ordini Sacri Salvatore Fazio, un giovane per il quale la testimonianza di padre Di Stefano è stata particolarmente importante, insieme a quella di altri sacerdoti, per la sua scelta di vita. “Insieme ai familiari - ha concluso il vescovo di Trapani - desidero chiedere al Signore che i semi dell’azione pastorale di don Michele continuino a portare frutti di pace e di bene non solo per la sua famiglia ma per tutte le comunità che ha servito, in particolare per quelle di Fulgatore e di Ummari”. Dopo la cerimonia si è tenuto un piccolo recital con l'esecuzione di musica sacra e la lettura di alcune poesie. Ad esibirsi sono stati, alla fisarmonica, Giuseppe Milana e Giuseppe Mazzara, mentre le poesie erano di Dino Altese, di padre Campo, amico del sacerdote scomparso, di Madre Teresa di Calcutta e di Sant’Agostino. "Tutti quanti gli abbiamo voluto bene - ha detto Nino Fazio a nome dell'intera comunità della frazione - anche se non sempre siamo stati in grado di capire i suoi moniti, non sempre abbiamo colto i suoi incoraggiamenti e qualche volta, impreparati, abbiamo pure sottovalutato le sue iniziative. Don Michele, tra le altre cose, amava il canto. Ripeteva spesso le parole di Sant’Agostino 'Chi canta prega due volte' ed in chiesa spronava sempre tutti a cantare: 'non importa se cantate male, l’importante è che cantiate'. Appassionato di musica classica e dell’opera avvicinò al teatro tanti che diversamente non vi sarebbero mai andati e portò il teatro in queste sperdute campagne. Ricordiamo i concerti dell’orchestra sinfonica del Teatro Massimo e del Coro al completo, venuti ad esibirsi a Fulgatore. Grazie a lui molti giovani di Fulgatore e di Ummari si sono avvicinati alla musica. Siamo qui perché abbiamo ancora bisogno di lui. Di pregare, affinché insieme a lui possiamo avvicinarci a Dio, perché ricordandolo possiamo seguirne le orme". Ad aprire il recital è stato il video con la canzone scritta e cantata da un altro amico di don Michele Di Stefano, Leonardo Genova, che vive nel Lazio. La commemorazione è stata chiusa da un altro video con immagini del sacerdote legate al canto e alla musica. (foto Giuseppe Di Stefano)
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