Riforma della prescrizione, la Camera penale proclama stato di agitazione e invia documento al ministro Bonafede
Assemblea straordinaria della Camera penale "Giuseppe Rubino" di Trapani, stamane, al Palazzo di Giustizia
Assemblea straordinaria della Camera penale "Giuseppe Rubino" di Trapani, stamane al Palazzo di Giustizia, per discutere delle iniziative da intraprendere contro la decisione del governo nazionale di procedere alla modifica del regime della prescrizione. Secondo gli avvocati penalisti "si tratta di riforme che provocherebbero la smisurata dilatazione dei tempi del processo, con danno non soltanto degli imputati ma anche delle persone offese dai reati che vedrebbero allungarsi indefinitamente i tempi del risarcimento dei danni subiti: una vita da imputato (parafrasando il titolo di una nota canzone) o da persona offesa, senza giustizia, come color che son sospesi, con evidente violazione dei diritti di difesa e del giusto processo, ivi compresa la ragionevole durata del procedimento che è costituzionalmente garantita".
"Ancora una volta - secondo il Direttivo della Camera penale trapanese presieduta da Salvatore Alagna - anzichĂ© procedere alla razionalizzazione del sistema, si pensa di risolvere le questioni che affliggono la Giustizia riformando un istituto di diritto sostanziale che determina il tempo massimo entro il quale lo Stato può e deve esercitare la potestĂ punitiva. Ciò, dimenticando (?) che oltre il 50% dei processi si prescrive nel corso delle indagini preliminari, fase di esclusiva competenza del pubblico ministero".Â
Oltre a proclamare lo stato di agitazione, in accordo con le Camere Penali di tutta Italia, nel corso della assemblea di stamane è stato stilato un documento da inviare al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel quale si ribadiscono le ragioni della contrarietĂ all'emendamento presentato da due parlamentari della maggioranza che, anche nelle modalitĂ e non solo nei contenuti "svilisce i necessari approfondimenti che, su un tema così complesso, sono stati piĂą volte affrontati, negli anni passati, dalle commissioni ministeriali che si sono occupate dell’argomento".Â
Secondo i penalisti "la riforma è errata nel metodo e nel merito ed è anche inutile, perché “andrà a regime” non prima di dieci anni e non risolve i veri problemi che rendono lenta l’amministrazione della giustizia, e aggrava la patologia del sistema moltiplicandone gli effetti
dannosi".
Gli avvocati definiscono "devastanti" gli effetti di una riforma "superficiale e raffazzonata - e
tuttavia illusoriamente presentata come panacea di tutti i mali", aspetti che "sono giĂ
stati evidenziati dall’Accademia, dall’Avvocatura e dalla Magistratura più illuminate".
Nel documento della Camera penale di Trapani si invita il Governo "sin dall’esame in commissione parlamentare, a rinunciare
all’emendamento e/o ed esprimere parere contrario" e si conferma l'adesione allo stato di agitazione proclamato dall'Unione delle Camere penali in tutta Italia "riservandosi ogni ulteriore forma di protesta a difesa dei diritti dei cittadini".
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