Rimosse le pale eoliche da Mozia
Da oggi le quattro pale eoliche installate nel 1984 sull'isola di Mozia non esistono più. La loro rimozione, a cura di Terna Rete Italia, che gestisce...
Da oggi le quattro pale eoliche installate nel 1984 sull'isola di Mozia non esistono più. La loro rimozione, a cura di Terna Rete Italia, che gestisce la rete elettrica ad alta tensione nazionale, si è conclusa stamane, alla presenza del responsabile della Direzione territoriale Centro Sud dell'azienda, Francesco Bonci, di Renato Albiero, della Fondazione Whitaker, e della Soprintendente ai Beni culturali di Trapani, Paola Misuraca. Avrebbe dovuto essere presente anche l'assessore regionale Pina Furnari, rimasta invece a Palermo dopo l'azzeramento della Giunta deciso dal Governatore Crocetta. I generatori eolici, mai entrati in funzione, sono stati smantellati da personale e mezzi di Terna Rete Italia in tre giorni. I pezzi di risulta sono stati trasportati via dall'isola con l'ausilio di elicotteri e il ricavato della loro vendita sarà devoluto alla Fondazione Whitaker che sull'isola gestisce il museo dove è tornata a fare bella mostra di sé la statua del "Giovinetto". "Non si tratta solo di un'operazione di tipo estetico - ha commentato Renato Albiero - ma un segno preciso che si è voluto dare: fare cultura è importante ed è da un rinnovato senso del bello, che può davvero cambiare le cose, che dobbiamo ripartire per valorizzare i nostri tesori e i nostri territori". Gli fa eco la Soprintendente di Trapani Paola Misuraca che sottolinea come "Aver liberato Mozia da questo ingombro è un gesto apprezzabile. Queste pale erano un detrattore per l'isola certamente non meritato. Spesso il mio ufficio si trova come controparte di Terna in quelle che sono le attività di realizzazione delle infrastrutture per la valutazione del loro impatto sul paesaggio. In questo caso, invece, non vi è stato alcun contrasto, anzi dobbiamo essere grati all'azienda per aver attuato un intervento di questa portata". Soddisfatto anche il presidente regionale di Legambiente, Mimmo Fontana che, però, non demonizza a priori la presenza degli impianti eolici sul territorio siciliano e nazionale: "La questione della produzione di energia da fonti rinnovabili resta centrale - sottolinea - e il vero problema non è la presenza di pale eoliche che, in verità sono in numero abbastanza ridotto, ma la mancanza di una politica energetica regionale. Quello che non va nella nostra Isola - prosegue - come in altre parti d'Italia è, piuttosto, la capacità di attivare una efficace pianificazione degli interventi e una reale partecipazione delle comunità locali alle decisioni che vengono assunte sui territori". "Siamo passati - prosegue Fontana - dalla installazione selvaggia dei tempi del governo Cuffaro alla paralisi del governo attuale ma non è così che si risolvono le cose". Lo stesso vale per il settore del fotovoltaico dove si è registrato un consistente calo dei costi a tutto vantaggio dei consumatori. "Se nel 2008-2009 con i GAS (Gruppi di acquisto solare) si realizzavano impianti da 3 kW (ad uso familiare) con 21mila euro - spiega il presidente regionale di Legambiente - adesso per la stessa tipologia ne bastano 4.500. Ma sembra che a nessuno importi spiegarlo ai cittadini e il numero di imprese di installazione è crollato drasticamente sotto i colpi della crisi economica". "Terna Rete Italia gestisce le proprie attività infrastrutturali in un'ottica di sostenibilità e di rispetto del territorio e dell'ambiente - ha sottolineato Francesco Bonci, responsabile della Direzione territoriale Centro Sud dell'azienda - e questo impegno lo sentiamo particolarmente in Sicilia dove, ogni giorno, oltre 200 nostri tecnici sono impegnati per gestire e garantire la sicurezza del sistema elettrico". Un sistema che, attualmente, in alcuni casi, è in grado di produrre tutta l'energia necessaria al fabbisogno regionale con il solo utilizzo dei sistemi a fonti rinnovabili. "La rimozione delle pale eoliche di Mozia - conclude Bonci - non deve apparire fuori contesto rispetto alle nostre attività anzi racchiude quelle che sono le nostre linee guida a livello nazionale: rispetto del territorio, del suo patrimonio archeologico e attenzione alla razionalizzazione delle reti elettriche". La Sicilia rappresenta, con circa 1 miliardo di investimenti, una fetta importante dell'attività infrastrutturale di Terna Rete Italia. Tra le principali opere in corso di realizzazione c'è l'elettrodotto Sorgente-Rizziconi che collega, sotto la superficie marina, l'Isola con la Calabria. L'opera consentirà quello che viene annunciato come un consistente risparmio in bolletta per cittadini e imprese, circa 600 milioni di euro all'anno.
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