Ripescati al largo di Levanzo nuovi reperti della Battaglia delle Egadi

Nuovo recupero, dopo quello avvenuto nei giorni scorsi, al largo dell'isola di Levanzo, nel tratto di mare che fu teatro della Battaglia delle Egadi t...

Nuovo recupero, dopo quello avvenuto nei giorni scorsi, al largo dell'isola di Levanzo, nel tratto di mare che fu teatro della Battaglia delle Egadi tra Romani e Cartaginesi. A darne notizia l'architetto Luigi Biondo, direttore del Polo museale della provincia di Trapani, che oggi si trova a bordo della nave "Hercules" della RPM Nautical Foundation. L'imbarcazione dell'organizzazione no profit statunitense specializzata nelle ricerche archeologiche nel Mediterraneo - uno dei due quartier generali è a Malta l'altro a Key West in Florida - sta operando in sinergia con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. A risalire alla superficie, con l’ausilio di un piccolo robot sottomarino, sono stati un rostro - il 19° scoperto e recuperato sui fondali - un elmo monfortino, quasi integri, e un'anfora in terracotta cartaginesi. "Adesso ci stiamo spostando - riferisce Biondo da noi raggiunto telefonicamente - in un altro tratto di mare per recuperare una seconda anfora. Èdavvero emozionante assistere, attraverso gli schermi delle strumentazioni presenti a bordo, alle immagini subacquee riprese dalle telecamere del robot che, con i suoi bracci guidati dai ricercatori, procede materialmente al recupero di questi preziosi reperti". Gli oggetti si trovavano ad una profondità di oltre 80 metri e si andranno ad aggiungere a quelli già presenti e a quelli recuperati nei giorni scorsi che saranno restaurati, con un progetto presentato dal direttore Biondo e già finanziato dalla Regione, all'interno dell'ex Stabilimento Florio di Favignana insieme agli altri reperti che raccontano un evento di 2.259 anni fa. La Battaglia rimasta nella Storia vittoria della flotta romana avvenne, infatti, il 10 marzo del 241 a.C.

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