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Riscoprire i luoghi della Storia in chiave turistica

26 Marzo 2014 18:09, di Ornella Fulco
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Sono iniziati oggi, a cura dei soci dell'associazione "Gruppo storico rievocativo trapanese", in collaborazione con il WWF di Trapani-Paceco, i lavori...

Sono iniziati oggi, a cura dei soci dell'associazione "Gruppo storico rievocativo trapanese", in collaborazione con il WWF di Trapani-Paceco, i lavori di ripulitura di una delle sei postazioni della batteria antiaerea/antinave presente nelle vicinanze delle "Case Rosse" a Ronciglio dove sorge anche l'Ospizio marino. Una grande quantità di terra, vegetazione e rifiuti vari, con il passare del tempo, hanno totalmente ricoperto queste vestigia risalenti al secondo conflitto bellico mondiale. "L'obiettivo - spiega il presidente dell'associazione Giuseppe Rallo - è quello di ripulire tutte le postazioni e la Direzione di tiro che le coordinava, munirle di totem esplicativo/fotografico e far diventare il luogo un punto di attrazione turistica, specie per gli appassionati di storia". Il fenomeno del turismo sui luoghi di guerra, d'altro canto, è ampiamente diffuso e organizzato a livello europeo, in particolare in Francia - basti pensare ai luoghi dello sbarco degli Alleati in Normandia - nel Regno Unito, in Slovenia ed in Germania. Non si tratta, per coloro interessati a visitare questi posti, di viaggiare solo nello spazio ma anche, e soprattutto, nel tempo: un "turismo della memoria" che - lungi dal "celebrare"  i conflitti armati e le loro nefaste conseguenze - può contribuire, invece a far prendere coscienza di ciò che la guerra significa. E per chi in quei luoghi è nato e ci vive, senza magari conoscerne a fondo la storia, può essere un modo per riappropriarsi di un vissuto legato alla propria comunità e alle proprie radici. La batteria “Case Rosse” a Ronciglio era armata con sei postazioni per cannone da 102/35 mm., aveva funzioni antiaeree e antinave e veniva gestita da militari dell'ottava Legione Milmart-sede Comando di Trapani (Milizia marittima di Artiglieria). Per il tiro antiaereo faceva capo al Comando Dicat di Trapani (Milizia difesa antiaerea), ed al Comando Fam (Fronte a mare) per l’eventuale tiro antinave. Buona parte del personale che operava in queste postazioni, nonché nelle vicine isole di Favignana e Levanzo, a San Giuliano-Tipa, alla Colombaia, a Nubia, a San Cusumano-Martognella e al 9° chilometro di Pizzolungo, era composto da richiamati del luogo.

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