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Castellammare del Golfo | Attualità

Ritrovata parte di un'ancora di epoca romana

28 Giugno 2014 13:50, di Ornella Fulco
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Un ceppo d’ancora in piombo di epoca romana č stato recuperato, ieri, a cura della Soprintendenza del Mare, diretta da Sebastiano Tusa, in collaborazi...

Un ceppo d’ancora in piombo di epoca romana è stato recuperato, ieri, a cura della Soprintendenza del Mare, diretta da Sebastiano Tusa, in collaborazione con i volontari della sezione di SiciliAntica di Castellammare del Golfo. Il reperto archeologico era stato individuato, qualche tempo fa, ad una profondità di 15 metri, da un sommozzatore, Lino Corso, socio della sezione di SiciliAntica, in prossimità delle cosiddette “Porte di Castellammare”. Qualche giorno fa, ci si era accorti che, al ceppo d'ancora, era stata legata un’artigianale boa di segnalazione, verosimilmente apposta da qualche malintenzionato che stava preparandosi al recupero furtivo del reperto. Il presidente dell’associazione, Ignazio Sottile, ha effettuato la segnalazione alla Soprintendenza del Mare che ha disposto l’invio di una Unità operativa, guidata dall’archeologo subacqueo Fabrizio Sgroi e dall’operatore subacqueo Franco Balistreri, per definire le modalità dell’intervento. Il reperto è stato raggiunto dai sommozzatori intorno alle 10 e, dopo aver effettuato la prospezione del contesto, le riprese fotografiche e il rilevamento delle coordinate con il GPS, si è proceduto, con l'ausilio di un pallone di sollevamento, al recupero del ceppo di ancora romana. Il reperto è stato poi trainato verso il porto di Castellammare e, grazie all’aiuto offerto da un'impresa edile, è stato issato sul molo e da lì trasportato al Museo del Castello e affidato al suo responsabile Baldo Sabella. La Soprintendenza del Mare, che ha trovato il reperto molto interessante per le caratteristiche tipologiche e per le grandi dimensioni (191 cm per oltre 200 kg), ha deciso che, dopo i necessari approfondimenti, questo "pezzo di storia" del mare Mediterraneo potrà essere esposto all’interno del Museo del Castello di Castellammare.

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