Rogo baraccopoli. Salvatore Inguì (Libera): "Offrite oltre al lavoro regolare, una paga adeguata e un alloggio dignitoso"
Tutti hanno perso tutto, Omar pure la vita
Con un post sulla sua pagina sociale, Salvatore Inguì, referente provinciale di Libera Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, interviene sul rogo della barraccopoli di Campobello. "Circa 300 persone, accampate, ammassate in fatiscenti alloggi di fortuna, di provenienza africana, nei nostri territori per lavorare alla raccolta delle olive si sono salvate per miracolo dalla furia dell'incendio scoppiato nel povero campo/ghetto. Tutti tranne Omar, che è morto carbonizzato. Questi lavoratori oggi hanno perso tutto: capanne, vestiti, documenti, soldi. Tutto. Olivicultori di Castelvetrano e campobello, siate solidali con questi lavoratori. Offrite oltre al lavoro "regolare" ed una paga adeguata anche un alloggio dignitoso. Oltre ad essere un loro diritto oggi è una necessità prioritaria. Loro sono il vero motore della economia agricola. Siatene riconoscenti e rispettosi".
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