Salemi: fallimento pilotato, finanza sequestra beni per mezzo milione di euro
I reati contestati fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e reimpiego di risorse di illecita provenienza
Nei giorni scorsi, militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trapani hanno proceduto a sequestrare beni costituenti l’intero compendio aziendale di una società di catering di Salemi, per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro.
In esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Marsala, militari del Comando Provinciale di Trapani hanno proceduto a sequestrare risorse finanziarie, quote societarie, beni mobili registrati ed immobili costituenti l’intero compendio aziendale di una società di catering di Salemi, per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro.
I reati contestati a due responsabili sono quelli di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e reimpiego di risorse di illecita provenienza.
Il sequestro costituisce l’epilogo di una articolata attività di polizia giudiziaria svolta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trapani su delega della Procura della Repubblica di Marsala, iniziata con l’analisi della posizione di imprese a vario titolo coinvolte nella gestione di servizi pubblici essenziali poco adempienti agli obblighi fiscali e previdenziali, le quali, in controtendenza rispetto alla generalità di altri operatori economici dello stesso settore, nel periodo di emergenza pandemica, avevano visibilmente consolidato, se non addirittura diversificato, il proprio business.
Tale era, tra le altre, il caso di una società salemitana operante nel settore del catering continuativo su base contrattuale, che, oltre ad aver accumulato ruoli per debiti tributari e previdenziali per oltre 300.000,00 euro, aveva trasferito la propria residua patrimonialità per un prezzo irrisorio ad altra azienda avviata da pochissimo tempo nel medesimo settore e subito avvicendatasi, anche contrattualmente, alla prima.
Gli accertamenti posti in essere hanno dapprima consentito di individuare la deliberata strategia di porre la prima delle due aziende in stato di decozione, consentendo così al Pubblico Ministero di chiederne ed ottenerne il fallimento, dichiarato nel marzo del 2021.
L’ulteriore ricostruzione delle movimentazioni finanziarie consentiva poi di rilevare l’entità delle somme riciclate e reimpiegate ad esclusivo vantaggio della seconda società , costituita ex novo al solo fine di reimpiegarvi i fattori della produzione della prima, garantendo così la continuità del servizio di catering al fine di sottrarsi totalmente alla procedura esecutiva ed a quella fallimentare.
Il raggiungimento del risultato odierno conferma l’importante funzione di presidio della Guardia di Finanza a tutela degli imprenditori rispettosi delle regole del mercato e della libera concorrenza in modo particolare nell’attuale congiuntura economica.
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