Salta l'allenamento, dura presa di posizione dei giocatori
In un documento l'AIC stigmatizza i comportamenti della società
Niente da fare, quest'annata sportiva in casa Trapani Calcio sembra non voler decollare.
Anche oggi i giocatori si sono recati al Provinciale per gli allenamenti, ma anche oggi porte chiuse e nessun magazziniere al lavoro.
Da qui, tutti a casa. E mentre il presidente Pellino, che si trovava in sede ma non si è fatto vedere dai giocatori, si difende contrattaccando i dipendenti e facendo accuse generiche a presunti sabotatori, la squadra e l'Associazione Italiana Calciatori hanno reso noto un comunicato stampa in cui "i n conseguenza delle costanti e ripetute violazioni datoriali – che fanno seguito a quelle segnalate nel precedente comunicato – non senza sconcerto, sono costretti a denunciare quanto segue. Lo scorso 16 settembre 2020 la Alivision, titolare (anche attualmente) delle quote del Trapani Calcio S.r.l., nell’annunciare la cessione delle stesse ad altro imprenditore, pubblicamente comunicava che questi avrebbe garantito, già a far data dal 16/09 u.s., la ripresa degli allenamenti, ponendo a disposizione lo staff tecnico necessario alla gestione dell’attività sportiva.
Purtroppo, ciò non è avvenuto.
Tralasciando, infatti, gli ulteriori vani proclami di normalizzazione della situazione, alla data odierna, pur alla presenza in Trapani dell’asserito acquirente, la Società non è stata in grado di organizzare alcuna seduta di preparazione atletica e tecnica, a pochissimi giorni dall’inizio delle competizioni sportive. Si tratta di uno stato dei fatti incontrovertibile rispetto al quale non si può rimanere inerti; ne va dei diritti fondamentali dei calciatori e delle loro famiglie. La Società non è, allo stato, in grado di adottare alcuna idonea misura organizzativa, volta a garantire che la prestazione di lavoro possa essere effettuata nel rispetto delle previsioni normative e, pertanto, l'A.I.C. nel ribadire la propria solidarietà e vicinanza ai calciatori del Trapani Calcio S.r.l, oltre alle azioni già intraprese, si riserva ogni più opportuna iniziativa necessaria alla tutela dei diritti, individuali e collettivi, dei propri associati".
La confusione è tanta, di chiaro non c'è nulla se non uno scaribarile tra vecchia (ma è tale visto che Alivision ancora detiene il 90 per cento del pacchetto azionario e i dirigenti sono quelli nominati da Alivision) e nuova ( ma lo è veramente visto che Pellino detiene appena il 10 per cento e i componenti del Cosiglio di Amministrazione non fanno riferimento a lui) dirigenza? E come mai Alivision tratta con nuove cordate che hanno manifestato interesse per acquisire il Trapani Calcio se lo stesso è stato ceduto a Pellino?Â
Nel corso di una sua dichiarazione lo stesso Gianluca Pellino, che per domani pomeriggio ha annunciato una conferenza stampa "da remoto" , ha parlato di debiti che ammontano a una somma considerevole sottolineando che non risponde degli atti della precedente gestione.
E allora chi ne risponde? Se la situazione debitoria è tale, perché ha preso il Trapani? Cosa c'è dietro? Un tentativo di spolpare quello che rimane e lasciare la carcassa a marcire, un remake del film "prendi i soldi e scappa"? Sarebbe opportuno che, finalmente, qualcuno dia risposte credibili e non fumose.Â
La situazione, infatti, ora dopo ora, minuto dopo minuto, si fa sempre più confusa. Nonostante siamo a settembre, a Trapani è tempo di Misteri e di Passione. Nella speranza che arrivi, prima o poi, la domenica di Resurrezione. Â
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