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Salviamo le tonnare con il folklore

03 Settembre 2018 16:35, di Marco Giurlanda
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«Aja mola e vai avanti!», recitavano così un tempo i tonnaroti durante la loro pesca

“Aja mola e vai avanti!”, recitavano così un tempo i tonnaroti durante la loro pesca per darsi forza e abbandonare ogni pensiero. La provincia di Trapani da sempre “vanta” una tradizione antica, cruda ma allo stesso tempo umile e devota, come quella della mattanza, oramai scomparsa, nel bene o nel male. La pesca del tonno ha permesso non solo il sostentamento di molti abitanti dei luoghi di mare come Bonagia, Scopello, Favignana, Trapani, San Vito Lo Capo, etc… ma ha anche favorito il loro commercio; ecco che sono nati canti e “cunti” di tonnara i quali hanno conferito un’identità forte al territorio trapanese, permettendo la crescita di un popolo fondamentalmente marinaro e dedito alle tradizioni. E’ proprio questo il tema che è stato rappresentato ieri sera presso il complesso monumentale della Tonnara di Bonagia. “La torre sul mare - il cunto di un vecchio Rais”, scritto e interpretato da Vito Lombardo, ha coniugato l’antica tradizione dell’opera dei pupi e il folklore musicale, grazie alla partecipazione dell’associazione culturale Val d’Erice Folk Studio, presieduta da Baldo De Vincenzi. Il coro ha eseguito canti di mare e preghiere portando in scena lo sforzo, la gioia, la pesca, la fede, tutti elementi appartenenti alla vita del tonnaroto e della sua famiglia. Durante la serata, il ricordo a Gioacchino Cataldo, ultimo rais di Favignana morto il 21 luglio scorso all’età di 76 anni; a lui è stato dedicato il cortometraggio che ha anticipato lo spettacolo. Al centro della manifestazione è stato sollevato in maniera rispettosa e pulita il tema dell’accoglienza e dell’immigrazione che ha riscosso totale consenso da parte del pubblico. Il gruppo folk ha portato in scena, tra i vari canti, un brano inedito: «“Piscaturi” nasce da un mio personale recupero di alcuni versi di Angelo De Lauro avvenuto circa 23 anni fa, ma rivisitato e rielaborato da Giuseppe Vultaggio. Il pezzo è stato eseguito per la prima volta in questa occasione.», queste le parole di Alberto Silvestro, componente del gruppo che ieri sera ha vestito i panni del Rais. La rappresentazione rientra nel circuito di eventi promossi dell’associazione “Salviamo le Tonnare”, su interessamento del dott. Nino Castiglione presente anch’egli all’evento. Un secondo appuntamento avverrà il 15 settembre alle 21:30 con lo spettacolo “A vuci di lu mare - le donne, il mare, le Tonnare”, opera inedita di danza contemporanea eseguita dalle danzatrici della compagnia Officina Tersicore, sempre con la piacevole partecipazione del Val d’Erice Folk Studio.

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