Scuole provinciali: Cgil chiede regime transitorio per garantire lavoratori e studenti
Non convince la Cgil il progetto del governo regionale per le scuole gestite dalle Province regionali dopo l’abolizione di questi enti locali. Nel cor...
Non convince la Cgil il progetto del governo regionale per le scuole gestite dalle Province regionali dopo l’abolizione di questi enti locali. Nel corso dell'audizione tenutasi presso la V commissione dell’Ars il sindacato ha chiesto di avviare una fase transitoria per consentire “un percorso vero di statalizzazione garantendo tutti i lavoratori, sia quelli a tempo indeterminato che i precari”. La Cgil ha sollecitato anche il ritiro del decreto del governo che riguarda la Scuola per Corallai di Trapani “una specificità ” che - secondo la segreteria provinciale della Cgil “non viene trattata in modo adeguato”. “Non viene data alcuna risposta – hanno sottolineato Mimma Argurio, della segreteria regionale Cgil, e Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia durante l’audizione - al problema dei precari che, di fatto, restano fuori da qualunque percorso a meno di non essere già inseriti nelle graduatorie per le scuole statali. Nel caso della Scuola per Corallai di Trapani- hanno aggiunto i sindacalisti - viene previsto dal decreto di cui chiediamo la revoca l’accorpamento con la scuola regionale di Mazara del Vallo, soluzione che è in contraddizione con la legge 6 del 2000 che stabilisce il superamento delle scuole regionali e che non garantirebbe né i precari né il prosieguo dei corsi". Cgil e Flc hanno chiesto di valutare l’accorpamento della Scuola del Corallo trapanese con il Liceo artistico statale di Trapani che ha già un insegnamento per la lavorazione delle pietre dure e che potrebbe essere rafforzato con l’aggiunta dell’insegnamento relativo alla lavorazione del corallo. “Occorre evitare - hanno rilevato Argurio e Scozzaro- la frantumazione dell’offerta formativa e disegnare un percorso che tuteli sia i lavoratori precari sia gli allievi. Anche in questo caso - hanno sostenuto - un regime transitorio si rende necessario”. Cgil e Flc hanno chiesto l’apertura di un tavolo con l’Assessorato all’Istruzione, l’Assessorato agli Enti locali e il Miur per affrontare la questione specifica dei lavoratori che provengono da enti locali con mansioni e compiti della scuola, cioè i docenti e gli Ata.
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